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Miss Islanda: tra le bellissime iscritte anche donne anziane, incinte e uomini

Troppo democratico e libero un Paese che apre il concorso di reginetta a donne brutte e uomini? Al concorso di Miss Isalnda è accaduto


Che l’Islanda sia un Paese moderno e democratico non c’è nulla da obiettare, che lo sia al punto di lasciare la libera iscrizione a chiunqe al concorso di Miss Islanda si entra nel ridicolo e la notizia fa il giro del web. Mentre in Italia il concorso di bellezza subisce critiche in apparenza per difendere l’mmagine delle donne, in Islanda avevano trovato il metodo per rendere tutto più democratico. Così tanto che il desiderio di potere diventare la reginetta del Paese si è impossessato anche di uomini, nonne e donne incinte.

A dir poco ridicolo quanto accaduto in Islanda anche se le iscrizioni aperte a tutti proposte dagli organizzatori dell’evento avevano ben altro scopo. Lo stereotipo della donna islandese è altezza 1,73, bionda con occhi azzurri. Il volere uscire fuori da questi parametri è idea ben diversa da quella poi fatta propria dalla parlamentare e attivista per i diritti delle donne Sigribur Inbibjorg Ingadottir. L’apertura democratica al concorso di Miss Islanda era stata proposta ma complice il web tutto si è trasformato, passando di iscrizione in iscrizione ognuno ha scelto la propria motivazione per partecipare.

In due settimane ben 1.300 domande di iscrizione da parte di chiunque, poche le vere aspiranti reginette, tante le donne bruttine, anziane, addirittura uomini. Anche la nota attivista Hildur Lilliendhl ha preso la palla al balzo e invece di scendere in piazza ha preferito ridicolizzare il concorso aggiungendo la sua domanda alle tante.

Insomma gli attivisti hanno strumentalizzato la proposta degli organizzatori che non potuto fare altro che marcia indietro, inserendo nuovamente i parametri di partecipazione: concorso aperto a tutte ma solo se donne tra i 18 e i 24 anni, non sposate, senza figli e ovviamente bellissime.



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