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I cani abbaiano troppo: padrona costretta a pagare 5mila euro alla vicina

A San Marino, una donna è costretta a risarcire la vicina di 5mila euro. La donna è stata costretta a pagare la somma perché i suoi cani abbaiano troppo


Da San Marino arriva una vicenda molto particolare. I cani abbaiano troppo e la padrona è costretta a pagare 5mila euro alla vicina. La donna dovrà risarcire i vicini con questa lauta somma per non aver seguito una norma stabilita dal tribunale. Secondo la sentenza del tribunale, infatti, la condanna è dovuta al criterio della “normale tollerabilita?”. Non solo danno per la padrona degli animali, ma anche la beffa: uno dei due cani deve essere allontanato da casa (l’altro è deceduto). Un verdetto che ha trovato contrariata la donna costretta a pagare 5mila euro alla vicina. Pasquina Mularoni si è difesa affermando che la vicenda è clamorosa perché loro hanno sempre creduto nei principi della libertà. Ora, invece, la donna si trova condannata a risarcire i vicini di casa per un danno da lei considerato “astratto”. Tutto ha inizio nel 2004, quando una causa civile vede la donna colpevole delle azioni dei suoi cani. Ha ricevuto una citazione per i rumori e gli odori provenienti dagli animali. I cani abbaiano troppo e a quanto pare sarebbero anche maleodoranti (o forse soliti lasciare escrementi) e questo ha infastidito i confinanti. Durante la causa e? emerso che i cani sono stati sempre custoditi a regola d’arte nel giardino della donna, con scarichi idraulici certificati dalla societa? San Marino Impianti. Tuttavia, è stato deciso che i cani emettevano rumori superiori alla normale tollerabilita? dei confinanti. La causa (I e II grado) e? durata quasi 10 anni e poche ore fa è arrivato il terzo grado giudizio che l’ha condannata definitivamente. Alla proprietaria e? rimasto solo un piccolo trovatello: l’altro cane, pastore tedesco, è morto qualche anno fa. Dunque, arriva da San Marino la strana storia di una donna costretta a pagare 5mila euro alla vicina perché i cani abbaiano troppo. Ognuno stabilisca da sé da quale parte stia la ragione, intanto il tribunale si è già espresso.



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