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Idrocefalia, l’amicizia tra Dylan e Frank: bimbo e cane che hanno la stessa malattia

Ecco la storia della bella amicizia tra Dylan e Frank. Si tratta di un bimbo e un cane che hanno la stessa malattia: l'idrocefalia


Questa è la storia di una bella e strana amicizia. Ovvero quella tra Dylan e Frank: un bimbo e un cane che hanno la stessa malattia. L’idrocefalia è il minimo comun denominatore di questa particolare amicizia. Dylan e Frank hanno diverse cose in comune, ma ciò che li rende più simili è la condivisione dell’idrocefalia. Questa malattia provoca una condizione in cui avviene un accumulo di liquido cefalo rachidiano a livello dei ventricoli cerebrali, che si dilatano. Insomma, ciò provoca l’espansione anomala della circonferenza del cranio. Hanno solo qualche mese di differenza. Quando si sono incontrati la prima volta, è subito scattato il feeling. Forse perché condividono la stessa malattia o forse perché entrambi avevano in comune molto altro. Dylan era già diventato popolare pochi mesi fa. Infatti, grazie a un video pubblicato sul web, il piccolo ha mostrato al mondo la sua contagiosa risata. Quest’ultima è avvenuta quando, per la prima volta, è riuscito ad ascoltare i suoni che lo circondavano dopo aver subito 15 operazioni. Dylan è stato spesso ricoverato presso l’Ospedale per bambini di Richmond, nella Virginia Commonwealth University. In quella struttura lavora Stacy: assistente amministrativo del Dipartimento di Neurochirurgia, e proprietaria di Frank. Quest’ultimo è un cane, la cui razza è un mix fra un chihuahua e un bassotto. Stacy ha adottato Frank lo scorso agosto, grazie al Richmond Animal League (Ral). Questa organizzazione stava cercando qualcuno a cui affidarlo per evitare di sottoporlo a eutanasia. Questo a causa della sua malattia: l’idrocefalia. Quando la famiglia di Dylan ha scoperto che anche Frank aveva lo stesso problema, hanno deciso di farli conoscere. Così è nata questa bella amicizia. Inoltre, è anche un caso di pet therapy che non può che far bene all’umore del bimbo, ma anche del cane. Insomma, una storia che si spera non termini presto e che possa portare a qualche miracolo.



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