Finisce i giorni di malattia: i colleghi le regalano le ferie per farla curare
Colletta di ferie per regalarle ad una collega che ne aveva bisogno per seguire una terapia: voi lo fareste per i vostri colleghi?
Sta facendo il giro del web una una storia commovente di solidarietà sul lavoro: Rossella Cionini ha finito i giorni di malattia a sua disposizione ma deve continuare a curarsi. I suoi compagni di lavoro fanno una colletta speciale: ognuno ha messo a disposizione uno dei tre giorni a cui aveva diritto per le festività soppresse per regalarglielo. La legge lo permette? L’ispirazione viene da una legge francese che è stata chiamata Mathys, dal nome di un bambino di dieci anni malato di tumore che per primo ha creato il caso di scuola. I colleghi del padre, Christophe Germain, gli avevano regalato le ferie a loro disposizione per mettergli di assistere il piccolo.
Protagonisti nella versione italiana, raccontata da il “Tirreno”, sono stati i dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico delle Province di Pisa, Livorno e Lucca, la Ctt Nord. Una storia a lieto fine: Rossella si è curata ed è tornata a lavorare regolarmente. Oggi sta bene ed è anche candidata alle elezioni municipali di Peccioli, il paese in cui vive, in provincia di Pisa.La storia infatti risale a circa un anno fa ma la protagonista ricorda con emozione ancora viva l’aiuto di quelli che definisce i suoi “angeli custodi”: “quando mi hanno detto di questa loro iniziativa ho cominciato a piangere”.
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Non solo: Rossella non ha usato tutti i giorni raccolti e quindi quelli avanzati costituiscono un fondo cassa per chiunque ne avesse bisogno in futuro.
Queste storie sono senza dubbio un buon segnale da cui partire per sensibilizzare sulla solidarietà sul posto di lavoro che spesso manca. Le rivalità e le gelosie in ufficio sono all’ordine del giorno ma la speranza è che questi episodi siano gradualmente la regola e non l’eccezione. E ovviamente è un vantaggio anche per i datori di lavoro che in questo modo sono sicuri che le ferie siano usate in maniera coscienziosa e senza sprechi.
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