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Andrea Bufano: “E’ giusto che io sconti questi 3 anni”. Una lettera dal carcere e una promessa ribadita

Andrea Bufano, l'ex delinquente diventato scrittore sta scontando la sua condanna finale nel carcere di Lecce da dove ha inviato una lettera all'esterno


Andrea Bufano è tornato a scrivere. Riprendendo quelli sono i suoi inseparabili compagni di viaggio, ossia carta e penna, questo ragazzo di cui abbiamo seguito, passo dopo passo, la storia, è tornato a scrivere. Dal carcere di Borgo San Nicola di Lecce dove sta scontando una condanna definitiva ad oltre 3 anni di reclusione, Bufano ha diffuso una lettera che è stata poi pubblicata sulla sua pagina Facebook ufficiale. L’impressione che si ha leggendo questa lettera è che Andrea sia deciso a pagare il suo ultimo debito con la giustizia per poi tornare completamente libero.

E’ un Andrea maturo quello che scrive dal carcere per dare notizie non solo agli amici ma anche ai tanti che lo hanno conosciuto leggendo il suo Neve a Giugno o ascoltandolo durante le presentazioni del libro in molte scuole del Salento.

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Le lettera di Andrea si articola in due parti. Nella prima c’è una sorta di esamina per i più recenti avvenimenti mentre nella seconda questo ragazzo di Martano fa il punto delle intenzioni per i prossimi mesi lanciando, ancora una volta, il suo appello a non essere prese ad esempio perché il suo è un cattivo esempio.

Di questa lettera, che è disponibile sulla sua pagina Facebook, pubblichiamo alcuni stralci.

“Nella vita se ti fermi e ti guardi dietro le spalle, ti rendi conto che esiste chi sta peggio di te e di conseguenza si è soddisfatti o per lo meno fortunati e non ci si piange addosso della propria vita e proprie disavventure.

Io mi sono fermato e voltato, nonostante mi trovi in carcere e quindi privato della libertà fisica – materiale; guardo, o meglio, cerco di guardare le cose positive, penso che questa è l’ultima salita e poi finalmente scollinerò e inizierà la discesa, una discesa limpida, pura, pulita.

Penso a tutte quelle persone che soffrono su un letto d’ospedale, penso a tutte quelle persone che non hanno un letto su cui dormire e un piatto o un panino da mangiare”.

“Su 13 anni e 2 mesi di reclusione, ho da scontare ancora 3 anni, 1 mese e 17 giorni; il 23 gennaio diventeranno 3 anni e potranno i miei legali di fiducia, chiedere le misure alternative. E’giusto che io debba scontare questi tre anni, anche se questi reati sono stati commessi nel 2001, ossia 14 anni fa in un’altra vita, una vita quella di 14 anni fa che non mi appartiene più e che con tanto sacrificio e tanta forza di buona volontà, ho rimosso giorno x giorno, mentre mattone dopo mattone ero intento a costruire la mia nuova vita”.

“Non sarà di certo questo arresto, di errori di gioventù di 14 anni fa a calpestare e intralciare il mio percorso di recupero che avevo avviato già da tempo e che riprenderò quando uscirò dal carcere borgo san nicola di Lecce. Questo mio arresto è stato il quinto e sarà l’ultimo, la cosa che più mi ha colpito di questo arresto è stato vedere che anche i carabinieri erano dispiaciuti, stavano eseguendo un ordine di esecuzione e sono stato trattato umanamente concedendomi tutti i diritti. Non mi dimenticherò mai del 4 dicembre 2015, perchè (non tanto causa perdita libertà) ho visto per la prima volta mio padre piangere per un mio arresto, come ho visto quella santa donna di mia madre, piangere per un mio arresto e darmi tutto ciò che aveva, tra le lacrime. Non dimenticherò mai tale scena finchè starò in vita su questo mondo terreno, quello del 4 dicembre deve essere, anzi è stata l’ultima volta che i miei genitori piangono causa GIUSTIZIA. ORA BASTA!

“Ringrazio di cuore tutte le persone che mi stanno scrivendo, mi state riempiendo di vita, pian piano cercherò di di rispondere a tutti (mettetemi i francobolli altrimenti mi mandate in fallimento). Ringrazio tutti quanti, mi avete riempito la cella con tutte le vostre lettere e cartoline; mi ha colpito, tra le varie lettere questa frase di Davide “FORZA ANDREA, DEVI VINCERE L’ULTIMA BATTAGLIA PER TRIONFARE IN GUERRA!!”. Grazie di cuore ragazzi”.

“Ora vi lascio, vi saluto, vi abbraccio a tutti ad uno ad uno, soprattutto a chi mi sostiene. godetevi la vita, perchè la vita è bellissima, soprattutto ai ragazzi che ho parlato nelle scuole: NON IMITATEMI, vi ho raccontanto e continuerò a farlo, i miei errori affinchè non li facciate, la vita è troppo bella per sprecarla dentro 4 mura, divertitevi ma senza eccedere come ho fatto io, perchè poi ti ritrovi a 38 anni senza nulla.

MI MANCATE TUTTI, IO NON HO NULLA DA FESTEGGIARE, MA A TUTTI VOI AUGURO DI TRASCORRERE UN FELICE E SERENO NATALE…”.

 

Un grande augurio di buon Natale anche a te Andrea che hai scelto di cambiare la tua vita per essere davvero uomo.



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1 response to “Andrea Bufano: “E’ giusto che io sconti questi 3 anni”. Una lettera dal carcere e una promessa ribadita

  1. Quando si decideranno a scirvere un libro intitolato “e adesso parlo io…” sulla vita di sto individuo….????bufa ha scassatu a minchia!!!non sej stato cindannato dal padre eterno ma da quello che tu stesso hai fatto…quindi…chi e causa del suo mal pianga se stesso…..nemmeno dal carcere la smetti di pavoneggiarti….

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