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Elena Santarelli, il momento più brutto quando di notte raccoglieva i capelli di suo figlio (Foto)

Tutto il dolore e la forza di Elena Santarelli un'intervista rilasciata a Candida Morvillo (foto)

elena santarelli


Si strapperebbe i capelli Elena Santarelli per darli a suo figlio Giacomo, lo confida in un’intervista a Candida Morvillo, in cui racconta ciò che purtroppo accomuna i genitori che hanno un figlio malato di tumore. Sono parole che avvertiamo forti fino al punto di piangere, perché nessun bambino dovrebbe passare nemmeno un giorno in ospedale. La showgirl un po’ alla volta è riuscita a parlare della malattia del suo Jack, è forte e meravigliosa ma non vuole sentirselo dire perché ci sono genitori che lo sono più di lei e che magari devono dormire in auto per stare vicino ai propri figli. Giacomo ha un tumore cerebrale, dal 30 novembre scorso la vita di Bernardo Corradi ed Elena è cambiata ma fanno di tutto per farla apparire uguale. Non ha mai pianto davanti a lui, non l’ha mai trattato da malato, gli ha sempre detto che mentre si fanno le chemio si continua a studiare. Oggi suo figlio ha una vita normale al 60-80 per centro, confida aggiungendo che corre, mangia e ride. Di momenti terribili in questi mesi ne ha vissuti tanti ma la cosa peggiore è che non era presente alla risonanza.

ELENA SANTARELLI RACCONTA IL DOLORE QUANDO HA SAPUTO DELLA MALATTIA DEL FIGLIO

Elena Santarelli racconta: “Ero stata operata all’anca e avevo stampelle e dolori, è andato solo Bernardo, ma non avevamo sospetti, era un esame fatto per precauzione. Quando mio marito è tornato a casa, gliel’ho letto in faccia. Sono andata in bagno e ho vomitato. Poi, mi sono messa a piangere in silenzio, per non farmi sentire da mio figlio. Giacomo mi ha chiesto di giocare alla Playstation e l’ho fatto. Ho passato la notte su Internet a cercare le parole del referto e a chiamare amici che conoscevano medici”. Il suo istinto materno le diceva che c’era qualcosa che non andava, il piccolo stava bene ma gli sembrava strano, per questo hanno iniziato gli accertamenti.

ELENA SANTARELLI RIVELA IL MOMENTO PIU’ BRUTTO

Ha imparato a comportarsi come sempre, come se niente fosse, invece i primi giorni confessa che sembrava una scappata di casa ma i bambini sono astuti e lei ha deciso di farsi la piega, di mettere il solito rossetto “anche se mi sentivo giudicata, in ospedale, col rossetto. Ma ho fatto bene”. “Quando mio figlio dice che è più veloce di me ad asciugarsi i capelli, penso che, se scherza, abbiamo fatto centro”. L’intervista finisce poi Elena richiama e al telefono piange: “Il momento più brutto è stato quando, di notte, con la torcia, andavo a raccogliere i capelli di Giacomo dal cuscino, per non farglieli trovare al mattino. Quei momenti erano una pugnalata. Metti al mondo un figlio e vuoi proteggerlo, ma non sai che puoi sentirti così tanto impotente”. Non mente nemmeno quando risponde alla domanda sul futuro: Aspettiamo di sentirci dire che siamo a fine terapia. Non sarà presto. Il percorso è lungo, confidiamo di essere nell’80 per cento che si salva”.



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