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Nina Moric e la macchina della verità, voce strana e momento imbarazzante a Live-Non è la d’Urso

Nina Moric fa la macchina della verità a Live Non è la d'Urso ma non sembra stare molto bene...

Nina Moric ha deciso di sottoporsi alla macchina della verità e nella puntata in onda ieri 16 febbraio 2020 di Live-Non è la d’Urso, l’abbiamo vista rispondere alla domande della conduttrice. Ma il momento è stato molto particolare perchè Nina, sembrava quasi in catalessi, era davvero molto strana mentre si sottoponeva alla macchina della verità tanto che, sia il pubblico a casa che ha commentato sui social, che la conduttrice, si sono chiesti se fosse tutto in ordine. La voce di Nina era molto particolare, e anche Barbara d’urso ha pensato che la modella non stesse bene. Ma la macchina della verità è stata fatta e Nina ha dato le sue risposte mentre Luigi Favoloso nello studio di Live aveva qualcosa da ridire.

NINA MORIC SI SOTTOPONE ALLA MACCHINA DELLA VERITA’

Mi sento bene, ma questa parodia mi fa star male, perché ho subito violenza. Voglio chiudere il sipario su questo spettacolo. Sono stanca, Barbara. Sono veramente stanca” ha detto Nina Moric. Poi visibilmente affaticata ha proseguito: “Ci sono sedi opportune… Io mi sento… Lasciamo perdere. Ci sono sedi opportune per chiarire queste cose“. Ma l’ex fidanzato l’ha duramente attaccata: “Non deve essere sotto effetto di alcol, droghe e psicofarmaci. Non voglio insinuare niente, ma nessuno ha controllato” ha sottolineato Luigi Favoloso che non ha perso questa occasione per attaccare la sua ex che ancora oggi lo accusa di violenze e maltrattamenti.

Secondo la macchina della verità, in base alle risposte che Nina ha dato alle domande della conduttrice, la sua versione sarebbe vera. Avrebbe realmente subito violenze da parte di Luigi Favoloso e la macchina della verità lo dimostrerebbe. Probabilmente il prossimo a finire sotto la macchina della verità sarà Favoloso che vorrà dimostrare che la sua versione è reale.

Forse però come ha ricordato ieri Nina, questa questione dovrebbe essere risolta altrove, magari nelle aule di tribunale.

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