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La figlia del capitano, poca Hessler tanto Fremont

La figlia del capitano è la nuova mini serie di Rai 1. Ieri è andata in onda la prima puntata. vi è piaciuta?


E’ andata in onda ieri la prima puntata della mini serie di Rai 1 La figlia del capitano; prima di regalarvi le anticipazioni di quello che vedremo nella puntata di oggi, volevamo criticare un pò, anche in senso positivo, quello che abbiamo visto ieri in tv. Vi è piaciuta queste mini serie in costume? Dal titolo avevamo pensato che la protagonista sarebbe stata ancora una volta la bella Vanessa Hessler, che abbiamo già visto ad esempio in Cenerentola, e invece ci è sembrato che i due veri protagonisti siano Primo Reggiani e Ludovico Fremont. Nulla di strano se non fosse che in tv a sponsorizzare la fiction ci è andata la bella Vanessa. In ogni caso del prodotto la Rai può essere soddisfatta perchè è comunque ben fatto, almeno sempre secondo il nostro umile parere.

La figlia del capitano, il fascino della Feneche e la bravura di Fremont

Chi ci ha convinti di più nella prima puntata di questa mini serie? Noi non abbiamo dubbi: tra i maschietti il migliore è stato Ludovico Fremont ma non per il fatto che abbia interpretato il ruolo di un cattivo, di solito siamo abituati a vederlo in altre vesti. Ci ha convinto per la sua capacità di calarsi nel personaggio e di rendere vero il ruolo che interpreta. Per quanto infatti ci piaccia Primo Reggiani, che resta sempre un bellissimo ragazzo, con lui il discorso è diverso. Purtroppo non ci ha convinto a pieno ( vedi ad esempio la scena in cui esce fuori andando a combattere e rischia la vita, non abbiamo provato nulla e stessa cosa vale per il momento in cui da l’addio alla donna che in teoria ama).

Vanessa Hessler, la figlia del capitano, compare davvero molto poco in questa prima parte. Di cose di cui parlare ce ne sono molte e la storia d’amore passa spesso in secondo piano. Ad esempio nulla dice lei quando il suo amore viene chiuso in carcere e, della lettere del padre di Pjtr non si parla proprio. Ricompare per il lutto dei suoi genitori e nella scena finale della prima parte, una delle poche con un che di romantico. Ma questo non è un peccato, va bene così.

Discorso diverso per la Fenech che forse compare anche un pò troppo rispetto al libro. Ma del resto è lei la produttrice del film, è anche logico aspettarselo. E pensate che nella seconda puntata di stasera sarà lei una delle protagoniste. Affascinante, seducente, forse un pò troppo bianca in volto la Zarina Caterina che non mostra pietà per chi non esegue i suoi ordini.

Nel complesso un buon prodotto, vedremo questa sera come andrà a finire. La figlia del capitano andrà in onda oggi alle 21,20 su Rai 1 mentre noi vi aspettiamo più tardi per le nostre anticipazioni.



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4 responses to “La figlia del capitano, poca Hessler tanto Fremont

  1. Orribile, era meglio non farla proprio. Si ridicolizza il libro e, inoltre, molti attori sono così scuri che a stento potrebbero passare per georgiani, figuriamoci per russi! Il ragazzo sembra un marocchino, ma dico… non potevano scritturare un attore russo o al limite un polacco o un ceco? Eppure, oggi con l’Unione Europea dovrebbe esserci più mobilità lavorativa e non ci si dovrebbe limitare a scritturare i soliti bellocci italiani che non hanno nulla di comparabile con gli uomini russi. L’aspetto fisico, infatti, può sembrare ininfluente ma quando si legge un libro spesso ci si cala totalmente nella storia e persino i volti prendono vita. Ieri, guardando quel film, non ho creduto neppure per pochi secondi che quelli fossero realmente russi, Khirghisi e mongoli. La Fenech poi, trascurando il fatto che non somiglia neanche un pò a Caterina di Russia,… ma lo sanno che Caterina era di origine tedesca? potevano almeno doppiarla. Quella parlava un italiano con un accento francese così marcato! Comunque, penso che gli attori italiani dovrebbero fare corsi di dizione intensivi e studiare teatro più seriamente.

  2. Pastrocchiaccio quasi inguardabile,zeppo di violenza insistita e personaggi “buoni” senza spessore.Si finisce per simpatizzare per l’infido Svabrin, che almeno ha l’attenuante di aver passato la vita a sgomitare partendo dalla sua condizione di “bastardo”,per vedersi sempre soffiare i posti migliori da poppanti rampolli della nobiltà forniti di lettera di presentazione.Se continua a fare sgambetti al bel Piotr a cui casca sempre il cacio sui maccheroni, ha tutta la mia simpatia;ma i giovani, belli e innamorati, si sa, devono trionfare….uffa.

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