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D-Day I giorni decisivi la seconda puntata: l’estate del ’43

Seconda puntata di D-Day I giorni decisivi su Rai 3: le anticipazioni per il secondo appuntamento in onda il 3 aprile 2015. Al centro i fatti accaduti nell'estate del 1943


Un nuovo appuntamento per chi ama la storia e vuole rivivere dei momenti indimenticabili del nostro passato. D-Day I giorni decisivi, continua il suo racconto della seconda guerra mondiale a 70 anni dalla sua conclusione con una puntata, in onda su Rai3 venerdì 3 aprile alle 21.05, dal titolo Quell’estate del ’43, dedicata al momento di svolta per il regime fascista e per la guerra in Italia. Dopo la prima puntata dedicata a Hitler e Mussolini si torna quindi negli anni della guerra, precisamente nel 1943.  Con Tommaso Cerno ripercorriamo i fatti e i retroscena che hanno modificato profondamente la storia d’Italia. Tra il 25 luglio e il 12 settembre del 1943 – ovvero tra la riunione del Gran Consiglio del fascismo e la liberazione di Mussolini sul Gran Sasso da parte dei tedeschi – è cambiato un regime, sono cambiate alleanze, si sono consumati drammi personali e famigliari.
Poche settimane in cui però si susseguirono intrighi, silenzi, strane alleanze, tradimenti, che alla fine portarono l’Italia ad essere occupata dall’esercito tedesco e a dilaniarsi in una guerra fratricida.


Ne parleremo con storici di vaglia come Mauro Canali, con la scrittrice Irene Cao che darà una sua interpretazione sul travaglio umano di Edda Ciano e con Claudio Martelli che parlerà del concetto del tradimento in politica.
Il premio Nobel Dario Fo per la prima volta racconta la sua dolorosa esperienza di giovane repubblichino convinto a fare quella scelta da un malinteso senso della patria.
La puntata si apre con la straordinaria testimonianza di Jennifer Teege, la nipote del comandante del campo di concentramento di Plaszow reso famoso dal film di Spielberg “Schindler’s list”. A tutti loro, si affiancherà come sempre Paolo Mieli che ci aiuterà a capire e a sciogliere i nodi di questa intricata vicenda.
L’inviato nella storia, Fabio Toncelli, ci porterà in uno dei luoghi più simbolici del fascismo: la sala del Mappamondo a Palazzo Venezia e l’attigua sala del Pappagallo dove si riuniva il Gran Consiglio. Inoltre ci farà vedere la stanza dell’albergo sul Gran Sasso d’Italia dove Mussolini passò gli ultimi giorni prima della liberazione e del trasferimento in Germania e dove pensò alla possibilità di uscire da quella umiliante situazione con un gesto estremo.



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