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Antonino Monteleone nega la guerra con Quarto Grado e si scusa con Nuzzi e la squadra di rete 4

Antonino Monteleone si scusa con Quarto Grado e Nuzzi dopo quello che ha scritto sui social

le iene quarto grado

Antonino Monteleone ha deciso di spiegare sui social, quello che è successo dopo le sue parole su Quarto Grado e provare a fare chiarezza, anche dopo gli articoli pubblicati sia sulla stampa che sul web. L’inviato de Le Iene smentisce ogni genere di “guerra” con Quarto Grado e con i suoi colleghi. E spiega: “La divergenza di posizioni non è una guerra. Alcuni commentatori delle cose della TV hanno raccontato di una «guerra» tra Le Iene e Quarto Grado. Le posizioni delle due trasmissioni sulla “Strage di Erba” sono assai distanti. Lo sanno tutti. È così da almeno cinque anni“.

La vicenda

Le parole di Monteleone su Quarto Grado e Le Iene

L’inviato del programma di Italia 1 ha spiegato sui social: “Ci siamo sempre punzecchiati, per carità, ma mai i disaccordi sulle vicende raccontate, hanno modificato i rapporti di stima e cordialità che mi legano a Gianluigi Nuzzi. Né hanno mai inteso offendere la professionalità dei colleghi che conosco e stimo“.

E poi: “Nei giorni scorsi però il calore del mio dissenso ha superato il limite e ho scritto di getto delle cose antipatiche. L’ho fatto da telespettatore indispettito dall’aver sentito dire cose che ritengo inesatte, ma l’ho fatto nella forma più adatta alla curva di uno stadio. Lo racconto perché al telefono con Gianluigi ci siamo fatti anche una risata rileggendole”.

Poi sono arrivate le scuse: “Ma anche se tifiamo entrambi per il Milan, «non siamo ultrà» ha detto – e sono d’accordo con lui. Discutendo delle uscite stampa di questi giorni mi sono reso conto che l’effetto delle mie parole ha travalicato enormemente le mie intenzioni e questo mi dispiace. Ho rivolto, l’altro ieri privatamente – e qui voglio ribadire pubblicamente – a Gianluigi le mie scuse che mi auguro vorrà estendere alla sua squadra“.

Monteleone ha poi concluso: “Ognuno di noi continuerà a sostenere con fermezza le proprie posizioni. E continueremo a metterci in discussione a vicenda, lo faremo nel merito delle questioni che ci stanno a cuore. Abbiamo la fortuna di lavorare in un’azienda che assicura – anche al suo interno – la libertà di uno scambio dialettico più che vivace. Quindi stasera guarderò Quarto Grado come ogni venerdì e prenderò appunti e martedì Le Iene”.

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