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Francesco Paolantoni a La volta buona, solo i nipoti sono la sua famiglia

I genitori di Francesco Paolantoni sono morti quando era giovanissimo, anche sua sorella non c'è più

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Non si è mai sposato e non ha figli, Francesco Paolantoni a La volta buona parla della sua famiglia. Da anni sono i nipoti la sua famiglia, sono loro i parenti più stretti. I genitori sono morti molto presto, quando lui aveva 20 anni. Anche sua sorella Titina non c’è più, era lei la sua migliore amica, anche una seconda madre.

Francesco Paolantoni continua a fare battute e far sorridere mentre racconta a Caterina Balivo della sua vita ma dice poi una frase che lascia intendere tutto il dolore che ha provato quando sono morti la madre e il padre. Aveva 20 anni quando ha dovuto affrontare il primo terribile lutto, la morte della mamma, 22 anni quando ha perso anche suo padre.

>>> Tutto il dolore dopo la morte dei genitori

Francesco Paolantoni a La volta buona

I nipoti gli stati vicino ogni giorno della sua vita, Paolantoni confida che frequenta nipoti e pronipoti, sono loro la sua famiglia, sono loro i parenti più stretti.

Mi sono vicini e io sono vicino a loro insomma è la mia famiglia, è quella che mi è arrivata perché diciamo i parenti più stretti padre, madre e sorella non ci sono più per cui loro sono quelli che mi sono rimasti. Io avevo vent’anni quando morì mia mamma e 22 quando morì mio padre e con mia sorella abitavamo tutti ma quando se ne andò anche mia sorella io rimasi solo

Il dolore di Francesco Paolantoni

francesco paolantoni solo
Francesco Paolantoni con il padre

Era tutto così difficile da gestire, era solo un ragazzo e stava iniziando a fare l’attore ma non aveva di certo i guadagni sufficienti. Erano solo le prime esperienze d’attore ma non ha mai mollato anche se erano tempi complicati

Cominciavo proprio a fare le prime esperienze d’attore, le prime tournée per cui insomma era abbastanza faticoso, è stato abbastanza faticoso inizialmente, però mi ha temprato e mi ha fatto bene perché loro proprio mi mancavano tanto e poi mi mancava la luce, mi mancava il gas. Era inverno e per sei mesi non avevo gas e luce ma con la morte dei miei genitori la cosa più grave l’avevo già vissuta, per cui quella roba là è come fosse quasi un gioco per cui la superavo abbastanza bene 

Non è la prima volta che ne parla ma ceca sempre di evitare, preferisce far sorridere, far ridere tutti. Ha avuto successo nel suo lavoro, continua ad averne e ha l’affetto del suo pubblico, gli amici, manca chi non c’è più o forse anche chi non c’è mai stato. 

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