Reality e Talent

Io Canto Generation: Gerry Scotti accerchiato fra censure, buonismo ed una ondata di oltre 40 canzoni

Io Canto Generation dimostra che Canale 5 non sa giocare con i bambini... ma neanche con i telespettatori. Nella nostra recensione proviamo a raccontarvi che cosa è successo nella prima puntata di Io Canto Generation in onda il 22 novembre su Canale 5. Funziona ancora uno show con bambini che sembra scritto per gli adulti?

io canto generation prima puntata

Dopo una quantità non ben precisata di annunci e rinvii, interviste promozionali e ulteriori slittamenti in palinsesto, è finalmente andata in onda su Canale Cinque la prima delle sei puntate previste di Io Canto Generation: il reboot del celebre talent show di canto che anni fa Mediaset decise di schierare per fronteggiare il trend lanciato al successo da Antonella Clerici con Ti Lascio una Canzone; una rivalità che – per uno scherzo del destino – ora verrà replicata con The Voice Kids, in onda su Rai Uno dal prossimo venerdì 24 novembre 2023. Il programma Mediaset condotto dallo stakanovista Gerry Scotti porta con sé tutti i principali problemi di una prima serata Mediaset a cui si uniscono le incertezza di fondo di realizzare uno show fatto con bambini ma scritto per un pubblico di adulti.

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Io Canto Generation: la prima puntata del 22 novembre 2023

A distanza di anni, infatti, Io Canto Generation continua a portarsi dietro il grande fardello di adottare una direzione artistica troppo artefatta che ci propina una pipinara di ragazzini dai 10 ai 15 anni incredibilmente innamorata di brani che vanno dagli Anni ’30 fino agli Anni ’70; due epoche in cui i suddetti ragazzi probabilmente non erano nemmeno nei progetti dei loro futuri genitori. Alcuni esempi? “Cheek to cheek” di  Ella Fitzgerald, “Bada bambina” di Little Tony, “Can’t Help Falling in Love” di Elvis o “Testarda io” di Iva Zanicchi, che con la scusa del duetto ha portato in scena una sua esibizione. Va anche detto che nell’enormità di brani eseguiti, oltre quaranta nella sola prima sera, ai giovani concorrenti è stata concessa qualche nota di modernità come “Bellissimissima” di Alfa, “Bellissima” di Annalisa e un paio di brani tratti dall’ultimo Festival di Sanremo, sempre per strizzare l’occhio al pubblico più adulto.

Altra grossa pecca contenutistica è l’assenza di coraggio dovuta alle numerose censure attuate nei brani scelti dalla stessa produzione di Io Canto Generation. Quindi il “sexy shop” citato nel Tango di Tananai diventa un “candy shop”; il “terzo dito” di Alfa diventa “primo dito”; ad Italodisco viene rimossa la parola “inc*zzare” mutata in “arrabbiare” e il pretesto per “far l’amore” si tramuta in “far rumore”. A tratti esilarante la modifica al testo di Bellissima di Annalisa: all’uomo che desidera esclama “che sesso fa” ma nel testo dello show Mediaset quell’uomo “che seNso ha”! Nemmeno le canzoni giovanili possono essere cantate dagli stessi giovani se non con le dovute accortezze per evitare lamentele degli adulti più bacchettoni.

A proposito di coraggio, inoltre, vien da chiedersi come sia possibile che ragazzi cosi giovani possano interpretare brani che narrano di vite costellate di sofferenze come “Sally” di Vasco Rossi. Chiaramente nessuno si aspetta di vedere i concorrenti di Io Canto Generation cantare i brani dei Me Contro Te o la sigla di Dragon Ball GT ma un po’ di oculatezza sulla scelta dei brani – e dei loro significati – andrebbe presa maggiormente in considerazione.

Tralasciando le scelte artistiche ed editoriali del programma, la gara di Io Canto Generation non sembra affatto una gara ma un grande carosello di esibizioni attuate per allungare la messa in onda fino ad oltre la mezzanotte e mezza nonostante, ricordiamolo, dovrebbe essere uno show che mira ad un pubblico di adolescenti. Persino i quattro giudici non sentono troppo il loro ruolo regalando voti che spaziano quasi sempre dall’otto al dieci nonostante già gli venga concesso di votare come minimo sei (i voti da zero a cinque in questo programma non esistono). La parte del giudice cattivo però la fa qualcun altro: a sancire le due eliminazioni di fine serata sono i cento ignoti spettatori in sala che – armati di telecomando – possono votare per salvare uno dei giovani concorrenti della squadra finita ultima nella classifica generale, costruita sui voti raccolti nelle tre manche di sfide canore realizzare nel corso della puntata. Anche questa classifica viene in buona parte creata dai cento spettatori votanti in sala.

In tutto questo, Gerry Scotti prova a metterci del suo: scherza con i giudici, scambia chiacchiere con i coach e prova a fare gli scherzetti ai baby-concorrenti nella speranza di incassare qualche reazione buffa. Di ritorno dalla pubblicità prova persino ad inseguire il meme di TikTok urlando al pubblico “aghislov” ma in sala nessuno sembra aver capito la gag. Sforzi vani, un po’ come quelli fatti dalla produzione per pensare quale premio di consolazione dare alle due concorrenti eliminate dalla squadra di Mietta in questo primo appuntamento: Angelica e Marta si sono viste consegnare fra le mani una cuffia bluetooth.

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