Attualità Italiana

Pesaro, si lavano con l’acqua santa: il priore chiama la polizia

Quattro donne entrano nel santuario della madonna delle grazie a Pesaro e usano l'aqua benedetta per lavarsi, per trovare sollievo dal caldo. Il priore non gradisce e chiama la polizia


E’ accaduto a Pesaro, nel centralissimo santuario della madonna delle grazie, frequentato ritrovo mariano in via San Francesco, pieno centro storico della cittadina marchigiana: quattro donne nomadi sono entrate in chiesa dopo una delle messe previste dal programma liturgico estivo e hanno usato l’acqua presente nell’acquasantiera per trovare sollievo dall’arsura agostana, prima di chiedere un pò di elemosina ai fedeli. Il priore del santuario però non ha gradito e ha immediatamente allerato le forze dell’ordine.Il santuario della madonna delle grazie principia la sua fortuna il 21 dicembre del 1500, quando l’immagine della Beata Vergine Maria delle Grazie, dipinta da Antoniazzo Romano su modella della Madonna venerata  a Santa Maria Maggiore a Roma, venne trasferita nella chiesa dei Servi di Maria, per il progettato abbattimento della sede originaria, per ragioni militari. Il santuario attuale venne edificato tra il 1506 e il 1513 e successivamente la madonna delle grazie venne promossa a patrona di Pesaro, in coabitazione con San Terenzio. L’originale icona lignea non esiste più, arsa in un incendio, ma il pittore fanese Pompeo Magno ne dipinse un’altra, a olio su tre assi di noce massiccio, che è quella esposta tutt’ora: il santuario è diventato un ritrovo mariano che attira fedeli non solo di Pesaro, ma anche delle aree limitrofe, i servi di maria sono ancora lì a officiare le funzioni, la carità cristiana invece sembra latitare.

Il priore Giuseppe Egidi infatti ha il dente avvelenato contro i questuanti che quotidianamente frequentano la sua chiesa e non fa niente per nasconderlo. Dopo essersi detto “sconcertato e addolorato” per l’episodio delle zingarelle che hanno usato l’acqua benedetta per darsi una sciacquata, rivela di aver presentato numerose denunce e segnalazioni alle forze dell’ordine per impedire ai questuanti di disturbare “la pace e la solitudine” che i fedeli vanno cercando nel santuario.

Il problema del priore è che “chi viene in chiesa per fede alla fine se ne vada perchè infastidito e lasci la panca vuota e, sa va sans dire, lasci vuoti anche i cestini delle offerte. Dove altro dovrebbero andare i questuanti a chiedere un pò di aiuto, se non in una chiesa molto frequentata, almeno in teoria, da persone cariche di carità, rispetto e desiderio di incontrare e aiutare il prossimo, il priore non lo dice.

Così, anche ieri, invece di offrire alle quattro zingarelle un ristoro o un luogo più comodo dove lavarsi, senza disturbare questi irritabili fedeli, ha preferito chiamare la polizia. Per loro fortuna, le quattro zingarelle si erano già allontanate quando è arrivata la pattuglia della squadra volante di Pesaro.



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