Attualità Italiana

L’omicidio di Seriate, le ultime notizie: la nuora di Gianna si è inventata la storia dell’uomo incappuciato

L'omicidio di Seriate, le ultime notizie: la nuora di Gianna si è inventata la storia dell'uomo incappuciato e spiega i motivi che l'hanno spinta a farlo


“Ho detto solo delle bugie perchè avevo paura di restare a casa da sola. Casa nuova nuovi rumori, io volevo solo che mio marito sapesse che potevo essere in pericolo” sono queste le parole della nuora di Gianna del Gaudio che ha scelto di parlare con i giornalisti de La vita in diretta per smentire quello che aveva raccontato fino a qualche giorno fa. I messaggi inviati dalla donna al figlio della vittima esistono davvero ma non esiste nessun uomo incappucciato che citofonava a casa di notte o che camminava nel viale. Oggi, la moglie di Paolo, vuole raccontare tutta la verità perchè si sente in colpa e anche perchè i Carabinieri le hanno detto di non dire bugie che potrebbero compromettere anche le indagini. La donna spiega che lo ha fatto solo perchè aveva paura e perchè sperava che suo marito riuscisse in questo modo a tornare a casa per stare di più con lei di notte. 

La donna spiega che di questi messaggi erano a conoscenza diverse persone. Ovviamente sapeva tutto Paolo, il figlio di Gianna, che riceveva questi messaggi. Sapeva tutto anche Gianna e sapeva tutto Antonio, il marito della professoressa uccisa. La nuora di Antonio e Gianna ci tiene a precisare una cosa, insieme a suo marito Paolo: non credono per nessun motivo al mondo che Tonino stia mentendo. Non è lui l’assassino di Gianna, le indagini devono continuare per capire che cosa è successo quella maledetta sera nella villetta di Seriate. Fa famiglia prova ad andare avanti, con un pranzo alla domenica, con Tonino che bada ai bambini e fa il nonno ma non è facile perchè a quanto pare solo i familiari credono all’innocenza dell’uomo.

In un’altra intervista la signora racconta: “Pensi che io e mio marito stavamo pensando a un altro figlio. Ma abbiamo accantonato il pensiero: da quella notte tutto è cambiato. Io però credo nell’innocenza di Antonio e mi auguro che presto i carabinieri prendano chi è stato: voglio sapere il suo nome e perché lo ha fatto.”



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.