Economia

Pensioni precoci quota 41: cumulo contributivo integrativo sarà limitato, ultime notizie su decorrenza e domanda

Pronte le prime finestre per Ape Social e pensioni precoci quota 41 ma resta aperta la partita su cumulo contributivo e decorrenza. Ecco tutte le ultime novità Inps


Notizie non molto confortanti per le pensioni precoci quota 41 in merito alla possibilità dei lavoratori di avvalersi del cumulo contributivo integrativo dal maggio prossimo. Il chiarimento ufficiale riguardante il funzionamento di questo particolare istituto è stato annunciato dall’INPS la settimana scorsa.
La legge di bilancio del 2017 ha già previsto la possibilità di sommare periodi di contribuzione non contemporanei con lo scopo di acquisire la pensione anticipata o la pensione di vecchiaia come previsto dall’articolo 24 contenuto all’interno del decreto legge 201/2011. Stando alle ultime notizie sul regolamento vigente, la possibilità riguarda i lavoratori iscritti ad un numero minimo di due forme di previdenza obbligatoria, ovvero alla Gestione Separata dell’INPS, all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), le Gestioni Speciali dei Lavoratori Autonomi, le Casse professionali ed i Fondi sostitutivi ed esclusivi dell’AGO.
L’unico limite che è stato imposto ai lavoratori interessati a questa possibilità è quello di non essere titolari di un trattamento diretto pensionistico erogato da una delle gestioni sopra citate: in poche parole non dovranno essere già pensionati.

Pensioni precoci ultime notizie: arriva una pezza

Per le pensioni precoci le ultime notizie prevedono dunque un’estensione importante, che mette una pezza su tanti cavilli che nei tempi passati non hanno consentito ai lavoratori con fasi di contribuzione discontinue di valorizzare comunque i loro contributi tramite l’adesione ad alcune assicurazioni o ad alcuni fondi particolari.
I limiti sul cumulo contributivo sono stati indicati sempre dall’INPS nei giorni scorsi all’interno della Circolare 60/2017, stabilendo che lo stesso cumulo può essere richiesto ed ottenuto dai soggetti che possiedono i giusti requisiti al fine di alternare la pensione di vecchiaia.
Il momento in cui questa possibilità sarà fattibile sarà quando verrà raggiunto il requisito contributivo contenuto all’interno dell’articolo 24 e quando verrà raggiunta l’età anagrafica più alta tra le diverse gestioni coinvolte nello stesso cumulo.

Quota 41 precoci: requisiti di contribuzione invariati

Un’altra alternativa accessibile è, stando alle ultime novità Inps, quella relativa alla possibilità di richiedere la liquidazione della pensione anticipata quando saranno stati perfezionati i requisiti di contribuzione previsti dall’articolo 24, pari a 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
L’Inps non ha concesso invece alcuna apertura per un’eventuale cumulo per le pensioni precoci, che avrebbero visto coinvolti i lavoratori che hanno svolto un minimo di 12 mesi di lavoro prima del compimento di 19 anni e che, dunque, rientrano all’interno delle tutele previste nella legge di bilancio. Nessuna novità, quindi, sulla normativa per accedere a quota 41 precoci

Ape social domanda

Relativamente alle domande per APe Social, il Governo ha anticipato ai vari rappresentanti presenti al tavolo delle trattative alcune notizie riguardanti la prossima riforma previdenziale. Si è parlato infatti di concessione di APe Social fino a completo esaurimento dei fondi messi a bilancio per essa, con domande che possono essere inviate a scadenza annuale e che potranno essere respinte oppure rinviate dagli organi competenti.
Le due prossime scadenze per la presentazione delle domande per APe Social sarebbero state individuate al 30 giugno 2017 ed al 31 marzo 2018.

Quota 41 decreti attuativi

Sempre stando a quanto trapelato dall’incontro tra Governo e parti sociali sarebbero stati anche annunciati decreti attuativi riguardanti le pensioni precoci quota 41, in larga parte confermanti quanto già annunciato dall’INPS.
L’ipotesi prospettata dal Governo ai sindacati per la domanda per APe Social indica un’unica finestra nel 2017 entro la quale sarà possibile effettuare la presentazione delle domande, ovvero da inizio maggio a fine giugno ed un’altra finestra che verrà attivata nel 2018. I sindacati stanno spingendo molto per aggiungere un’ulteriore finestra per ciascun anno indicato dal Governo, per evitare il caos che vedrebbe i possibili beneficiari dell’APe Social presentarsi in massa dal primo maggio a fine giugno davanti agli sportelli abilitati. Sempre i sindacati chiedono che venga chiarita la decorrenza dell’eventuale trattamento, se cioè scatterà al primo maggio o al momento effettivo di presentazione.



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