News dal mondo

Le Iene, abusi nel santuario di Padre Pio: la storia di Anna (VIDEO)

Dalla puntata de Le Iene in onda il 26 marzo 2015 il servizio di Matteo Viviani: abusi nel santuario di Padre Pio, la storia di Anna violentata e molestata per anni dai frati, oggi rischia di restare senza casa e senza lavoro. Ecco il video


Nella puntata de Le Iene andata in onda il 26 marzo 2015 Matteo Viviani confeziona un servizio dedicato alla storia di Anna: abusi nel santuario di Padre Pio, è questo il tiolo della sua inchiesta. Anna, dopo anni di abusi, ha deciso di raccontare la sua storia per diversi motivi, il più importante riguarda il suo futuro, sta infatti per perdere il lavoro. E poi vorrebbe che qualcuno parlasse a Papa Francesco della sua storia. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio. Anna è una persona bisognosa. Accetta un lavoro presso il santuario di Padre Pio: lo stipendio è basso, il lavoro è in nero ma i frati che la ospitano possono darle anche alloggio. Anna che ha grande bisogno di un lavoro e di una casa accetta.

Ma appena inizia a lavorare accade quello che mai avrebbe immaginato. I frasi perdono la testa, almeno secondo quello che è il suo racconto e in particolare uno di loro, quando sono soli le si avvicina con fare provocatorio, e la tocca. Il frate la tocca da dietro e si masturba e le dice che non deve preoccuparsi perchè questa è la normalità. Anna inizia ad avere dei problemi e parla con lo psicologo dell’istituto. Viene quindi spostata dalla cucina alla segreteria con la speranza che questo frate non si avvicini più a lei.

Incredibilmente Anna viene aggredita da un altro frate, che la violenta e le fa del male. La donna lo denuncia, si tiene il processo ma questa persona non viene licenziata dal santuario e continua a stare vicino ad Anna. La donna si ritrova a vivere una situazione paradossale.

Anna vive un periodo di inferno: sta male fisicamente e psicologicamente e i frati non le stanno vicini, anzi. La spostano da una parte all’altra. E alla fine decidono di licenziarla perchè lei non avrebbe dovuto denunciare il suo aguzzino. Ci sono delle testimonianza audio che lo dimostrano. Viviani cerca di capire dai frati quello che è successo, vorrebbe parlare con loro ma non rispondono. Anna sarà licenziata tra due settimana: viene lanciato un appello per aiutarla. Con la speranza che Papa Francesco venga a sapere di questa storia e faccia qualcosa per Anna. PER VEDERE IL VIDEO DEL SERVIZIO CLICCA QUI



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

4 responses to “Le Iene, abusi nel santuario di Padre Pio: la storia di Anna (VIDEO)

  1. Non penso che che fra 2 settimane lei sua sorella e sua madre si troveranno in mezzo alla strada.

    Penso che li al paese dove abita lei ci sono persone o famiglie che la pensano come me e che sarebbero disposte a ospitarle ed a aiutarle in caso di emergenza i necessità.

    Io sono un ragazzo padre e cresco da solo mio figlio da quando è nato 3 anni fa.

    Anche se vivo in un appartamento piccolo e modesto, vorrei tanto aiutarle e sarei disponibile ad ospitarle fino a che troveranno una sistemazione migliore e definitiva.

    Io purtroppo vivo al sud della Calabria (circa 520km), e non penso che accetterebbero di allontanarsi così tanto dal loro paese.

    Per questo motivo, sono certamente convinto e sicuro che ci saranno tante altre famiglie o persone disposte a fare la stessa buona azione come farei io stesso.

    La mia casa rimarrà comunque aperta nel caso ce ne fosse il bisogno di aiutarle.

    Davide

    P.s.:
    In ottobre 2014 su un canale locale di Reggio Calabria, ci fu un notizia di una famiglia con 4 bimbi tra i 9 mesi e 8 anni, sfrattata e costretta a vivere in macchina da mesi.

    Anche qui feci il mio appello di una possibile ospitalità. Poi fu trovata una soluzione alternativa e il tutto venne risolto a buon fine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.