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Costantino Della Gherardesca e i suoi problemi psichiatrici, un racconto che fa male

Un'intervista che fa male anche solo leggere quella rilasciata da Costatino della Gherardesca al settimanale Vanity Fair


Costantino Della Gherardesca è entrato nelle nostre case con i suoi programmi e il suo simpatico faccione, non piace a tutti ma se continua a condurre Pechino Express, Boss in Incognito e così via vuol dire che piace a molti. E come spesso accade quando si diventa così noti arrivano i racconti del passato, di momenti difficili, in questo caso di problemi psichiatrici e con la droga. Costantino Della Gherardesca non ha timore di usare i termini giusti né di raccontarsi. L’ha fatto in un’intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair iniziando dalla confessione di aver fatto uso di droghe per poi passare alla sua infanzia e all’adolescenza, ai problemi.

In un’unica frase Costantino afferma i due problemi contro cui ha dovuto lottare: “Una persona con problemi psichiatrici come me per forza di cose si dà alla droga. E se hai una famiglia ricca alle spalle, fnisci per farti di eroina e cocaina fno alla fine dei tuoi giorni”. Racconta che era un bambino problematico, che voleva stare sempre da solo. Aveva attacchi d’ansia quando doveva andare in luoghi pubblici e forse un grave errore è stato quello di mandarlo in un collegio in Svizzera quando aveva 9 anni. A 12 anni ha incontrato la sua prima psicologa: “Avevo dato fuoco alle tende. Ma il periodo peggiore cominciò a 14 quando mi trasferirono in un collegio di destra, molto severo, in Inghilterra. Capirono subito che ero omosessuale e mi punivano continuamente”.

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In seguito preferiva rifugiarsi dai suoi amici a Parigi e lì droga e acidi c’erano sempre. Poi arrivò in un altro collegio ma continuò con la droga: “Ci si droga per anestetizzarsi. Sono stato ricoverato ovunque: ospedali psichiatrici, comunità, centri di recupero. Per disturbi psichiatrici e per droga. Il punto più basso è stato il ricovero in una comunità psichiatrica dove ero finito per questioni anche di droga. Ero ancora un ragazzino e mi somministravano neurolettici molto forti. È per quello che sono diventato grasso”.

Nonostante tutto Della Gherardesca è riuscito a terminare i suoi studi e iniziare il suo percorso professionale nel giornalismo fino ad arrivare in tv.

Alla domanda se sia giusto che una coppia gay cresca un bambino risponde e chiude: “Immagino che qualcuno possa avere perplessità sul fatto che uno con problemi psichiatrici possa occuparsi di un figlio. Ma ho visitato alcune case famiglia e le garantisco che sarebbe molto meglio avere una casa, la possibilità di studiare e, nel mio caso, cinque dottori a disposizione. Credo che potrebbe essere felice. Quindi la risposta è sì, lo farei.

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