LifeStyle

La demenza inizia a quarant’anni, beviamo spumante per allontanarla

La demenza e l'Alzheimer spaventano tutti, il lento declino potrebbe iniziare già a quarant'anni ma una ricerca ha dimostrato che spumante e champagne possono contrastarle


La demenza e l’Alzheimer sono tra le malattie che terrorizzano di più gli adulti. La paura di perdere la memoria, l’angoscia di non essere più in grado di badare a se stessi. Momenti di lucidità che si alternano, emozioni che non si vivono più, i volti dei cari che spesso si associano al nulla. Per contrastare la demenza e l’Alzheimer sembra che bere spumante e champagne sia una delle cose più efficaci o almeno così dimostrano recenti studi. Bollicine contro le due malattie?

E’ sempre opportuno ricordare che bere alcolici in gran quantità non fa mai bene, diverso è il risultato di uno studio condotto da ricercatori britannici dell’Università di Reading. Il team composto da Giulia Corona, Jeremy Spencer, David Vauzour, Justine Hercelin e Claire M. Williams ha scoperto che un composto presente nelle uve a bacca nera è in grado di contrastare i disturbi al cervello, responsabili della demenza e dell’Alzheimer. Uve che vengono utilizzate per produrre spumante e champagne, in particolare Pinot nero e Pinot Meunier.

Qualcuno potrebbe pensare che si tratti solo di pubblicità, invece il prof. Spencer spiega che la demenza potrebbe iniziare già a quarant’anni e proseguire verso gli ottanta. Un declino graduale che potrebbe essere arrestato o rallentato con l’assunzione di spumante o champagne. Il merito sarebbe degli antiossidanti, di una sostanza chiamata acido fenolico.

Già i polifenoli avevano mostrato di ridurre l’azione nociva dei radicali liberi e contro l’ossidazione del corpo. Adesso la nuova ricerca ha mostrato notevoli miglioramenti nella memoria spaziale.

Lo studio è stato condotto sui topi, ad essi è stato somministrato dello champagne per 6 settimane. Il risultato è stato un successo, i topi in così poco tempo hanno mostrato di ricordare dove si trovava il cibo nascosto nel labiritno con un successo del 70% rispetto al 50% dei topi senza champagne nella dieta.

Adesso lo studio coinvolgerà gli uomini e si spera che i benefici siano almeno gli stessi, ma i risultati non si vedranno prima dei tre anni.

 

 

 



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