LifeStyle

Come combattere il tecnostress: miniguida per difendersi dalla tecnologia

Computer, tablet, smarphone, lettori mp3, lettori dvd, dvix e chi più ne ha più ne metta. Ma come incide sulla nostra vita la tecnologia? Come evitare lo stress che deriva dall’eccessiva presenza degli apparecchi elettronici nella nostra vita


Il tecnostress è una nuova parola coniata per intendere quella sensazione di ansia che si traduce anche in insonnia legata all’utilizzo delle nuove tecnologie e il loro malfunzionamento. Computer che si impallano, tablet che non avvisano della ricezione di una nuova mail, possono veramente mandare in tilt chi usa – e a volte per colpa del lavoro – abusa della tecnologia. Per non parlare della dipendenza da apparecchi telefonici, quella forma d’ansia che si manifesta ad esempio quando entriamo al ristorante e ci rendiamo conto che il nostro smartphone non prende! Come fare a combattere il tecnostress e la dipendenza da tecnologia? Vediamo come – con pochi atteggiamenti e seguendo alcuni consigli – ci possiamo liberare dall’ansia che deriva dall’uso scorretto della tecnologia.

Fate bagni caldi che vi aiutino a rilassarvi e non pensare al lavoro, allo stress e a quel maledetto computer che oggi sul più bello si è impallato e ha deciso di cancellare il lavoro che voi con tanta fatica avevate preparato nell’arco di mezza giornata lavorativa.. lo dicevo io che quando ancora si utilizzavano le macchine da scrivere queste cose non succedevano! Scacciamo questo pensiero e l’ansia della consegna disintossicandoci rilassandoci e concedendoci un’oretta di relax in un punto dove di certo il pc non possiamo portarlo appresso!

Se poi ci troviamo in un posto dove le mail non prendono, dove whatsapp non funziona e dove magari il nostro telefonino non riceve nemmeno il segnale per consentire una chiamata, di quelle antiche che non richiedevano né internet né la presenza di un wi-fi a cui agganciarci nelle vicinanze, tranquillizziamoci pensando che non possiamo essere raggiungibili 24 ore su 24. Durante la giornata meditiamo e cerchiamo di utilizzare la tecnologia per il verso e lo scopo giusti per evitare di diventarne schiavi e impazzire appresso ai suoi malfunzionamenti.

Durante il fine settimana, per quanto possibile, osserviamo il digiuno digitale: non accendiamo il computer se non necessario, invece di smanettare con il telefono e con internet, leggiamo un  bel libro o andiamo a fare una bella passeggiata.

Pratichiamo sport, utile per sgranchire i nostri fisici anchilosati dalle troppe ore seduti su una sedia davanti al pc ma anche perché l’attività ci impedirà di avere in mano qualche apparecchio elettronico (se escludiamo il supertecnologico lettore mp3 di ultima generazione!) che ci faccia impazzire. Tisane ed erbe calmanti come melissa,  biancospino e passiflora, ma anche una semplice camomilla, possono aiutarci a rilassarci e a non pensare a quel telefono da cui è partita per sbaglio la telefonata al vostro capo che ha inavvertitamente ascoltato una telefonata in cui parlavate di lui in modo tutt’altro che lusinghiero con un collega…

Insomma, tecnologia sì, ma con moderazione. Le apparecchiature elettroniche semplificano la vita, questo è vero – la maggior parte di noi non saprebbe nemmeno più andare a comprare il pane senza un navigatore che gli indichi la strada o un’applicazione che ci indichi dove sia più fresco ed economico – ma a volte rovina la vita, ci sommerge di ansia e stress e non ci consente di assaporare le belle cose della vita come una giornata di sole o una corsa al parco.



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