Farmaci, etichette più chiare per informare i vegetariani
D'ora in poi sui farmaci saranno apposte delle etichette più chiare per informare meglio i vegetariani
D’ora in poi le etichette sui farmaci per i vegetariani saranno più chiari. Questo per meglio informare chi ha deciso di non assumere elementi provenienti dagli animali. Questa dunque la richiesta del British Medical Journal (BMJ) in un articolo pubblicato ieri. Secondo i due medici che hanno portato avanti la battaglia, Kinesh Patel e Kate Tatham, la maggior parte dei farmaci contiene prodotti di origine animale e non chiarisce se questi sono adatti anche ai vegetariani. E sono proprio i vegetariani e i vegani stessi a richiedere una migliore etichettatura, come quella posta sui normali cibi, per informare consumatori finali, ma anche medici e farmacisti. Così facendo, chi è sotto restrizione dietetica potrà informarsi presso il personale esperto prima di assumere qualsiasi farmaco. Dunque, questa iniziativa non può che portare vantaggi. Vegetariani e vegani d’ora in poi saranno maggiormente considerati dai produttori di farmaci, almeno questo è quanto auspicano medici e non solo. I vegetariani, così come i vegani sono in costante aumento, e bisogna prenderne atto. La loro decisione scaturisce da motivi etici, culturali, religiosi, economici, ma anche problemi seri di salute e intolleranze alimentari varie. Per questo motivo meritano di essere consapevoli di quanto assumono. Spesso, i medici prescrivono loro dei farmaci senza essere nemmeno consapevoli che essi contengono elementi di origine animale. Tra gli ingredienti di questo genere, i principali sono estratti di caglio bovino, gelatine varie provenienti da scarti di vacche, maiali, pesci, ecc. La Gran Bretagna ha preso seriamente in considerazione il problema, identificando oltre 100 farmaci comunemente prescritti che contenevano ingredienti di origine animale. La maggior parte contenevano lattosio, gelatina o magnesio stearato. Insomma, d’ora in avanti si spera che venga presa in considerazione la proposta proveniente da questi medici per meglio informare i vegetariani sui farmaci che assumono. La speranza è che poi possa diffondersi ovunque.
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