Sara, morire di anoressia a 24 anni – il video de Le Iene
Sara soffriva di anoressia da 10 anni, è morta a 24 anni dopo avere ingerito acido muriatico. Le Iene avevano cercato di aiutarla
Sara è morta a 24 anni, uccisa dall’anoressia e in parte da se stessa, ma tutto è iniziato quando non pensava di arrivare ad un punto di non ritorno. E’ la storia già raccontata da Le Iene, Nadia Toffa se ne occupò allarmata da una lettera giunta in redazione. Quella lettera era una richiesta di aiuto da parte di chi sapeva quanto grave fosse il damma di Sara, consapevole che nessuno fosse davvero in grado di aiutarla. La Iena con profonda sensibilità si avvicinò al mondo della ragazza, al mondo apparentemente incomprensibile dell’anoressia. Nella puntata del 27 gennaio 2013 de Le Iene show è ritornata sull’argomento, sulla storia di Sara a cui la giovane donna aveva già messo la parola fine.
Che almeno la morte di un’altra giovane anoressica serva a chi è in difficoltà, serva alle ragazze per evitare di cadere nel tranello, serva ai genitori per aiutarli a comprendere, serva a chi è già ridotta ad uno scheletro a trovare una motivazione per farsi aiutare.
Nadia Toffa per tutti ha chiesto aiuto al dottor Erzegovesi, responsabile del Centro disturbi del comportamento alimentare di Villa Turro. Le domande a lui rivolte possono sembrare banali, ma analizzando la vita e le ossessioni di Sara, le risposte dell’esperto sono molto più utili di quanto si possa pensare.
Quali sono i segnali per capire che una persona si sta ammalando di anoressia? Sara ha iniziato con una piccola dieta, sembra che il 90% di chi si ammala di anoressia parta come tantissime, con una stupida dieta. Si passa subito alla grandiosa sensazione di potere controllare tutto, se stessi… la fame.
Sara si vedeva grassa, la sua immagine allo specchio non era quella che vedevano tutti, lei come le altre anoressiche vedono grasso che non c’è.Ma in compenso c’è sempre la fame, una fame che non fa dormire ma che riesce a farle sentire forti perché resistono.
Le ossessioni irritano, per Sara erano la vita, per tutte è così. Sara si fermava a prendere un piccolo cappuccino ad ogni macchinetta che incontrava, era il modo per soddisfare la fame, ma senza zucchero e senza rischiare di non essere anoressica. La spesa al supermercato, il comprare tanto cibo a cui avrebbe solo resistito; il lavarsi le mani di continuo per la paura di averle unte e di ingurgitare calorie involontariamente, l’attività fisica compulsiva per perdere le poche calorie che le permettevano di non morire.
Ma Sara è morta, non solo perché le sue gambe erano così mal ridotte da non reggere più neanche uno sforzo, i suoi piedi deformati, la sua pelle del viso ricoperta di peluria, i suoi denti caduti, i capelli radi… è morta anche perché costretta ad un Trattamento Sanitario Obbligatorio è riuscita a scappare dall’ospedale… subito dopo ha ingerito acido muriatico…
Le reazioni delle persone vicine non sempre sono adatte alla cura dei disturbi alimentari. Dall’anoressia si può guarire ma è necessario chiedere aiuto, l’aiuto di specialisti.
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