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Film flop 2011, Silvio forever è uno di questi

Film flop 2011 – Abbiamo sino ad oggi trattato tutti i film più belli o che consigliamo perché eccellono in un determinato genere. Ma che ne è di quelle pellicole che hanno invece fatto un fiasco colossale? Quali sono e perché sono andate così male? Proveremo a darne una risposta, cominciando dal flop di Silvio […]


Film flop 2011 – Abbiamo sino ad oggi trattato tutti i film più belli o che consigliamo perché eccellono in un determinato genere. Ma che ne è di quelle pellicole che hanno invece fatto un fiasco colossale? Quali sono e perché sono andate così male? Proveremo a darne una risposta, cominciando dal flop di Silvio forever. Uscito a marzo del 2011 per una distribuzione Lucky Red, questa pellicola si era data il difficile compito di costruire una biografia non ufficiale della vita del premier Silvio Berlusconi, ma è passata pressoché inosservata al pubblico e sfuggita alla gran parte dei cinema.

Eppure le premesse, soprattutto a livello di cast autoriale, non lasciavano presagire questo disastro: pensiamo che le teste di tutto sono per la regia Roberto Faenza e Filippo Macelloni mentre alla sceneggiatura troviamo Antonio Stella e Sergio Rizzo, feroci e obiettivo nel libro La Casta. Il film poi è costruito tramite un collage di video, interviste, dichiarazioni, insomma spezzoni tratti da diverse fonti, concentrate nel descrivere la vita del cavalieri. Eppure abbiamo fatto fatica non solo a trovarlo nei cinema, ma persino a trovare il trailer su internet. Come è possibile tutto ciò? A nostro avviso, un film costruito esclusivamente su un montaggio di video già esistenti – vecchia tecnica usata soprattutto nei cine giornali di più di qualche anno fa –  non deve affascinare molto chi paga il biglietto. Quanto poi ai film documentario o biografici su Berlusconi già nel tempo ve ne sono stati molti, a cominciare da Citizen Berlusconi del 2003 passando anche per il più fantasioso Caimano: dunque si presenta anche come un prodotto poco o nulla originale. Forse, più semplicemente, lo spettatore che esce di casa e va al cinema non voleva ritrovarsi davanti al grande schermo, veicolo di fantasia e rilassamento, tramite la storia di Berlusconi gettato in mezzo alla storia politica italiana degli ultimi venti anni. Difficile da digerire.

Gabriele Scardocci



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