Ben Affleck nuovo povero: vivrà con pochi dollari al giorno
Ben Affleck: ecco come si vive con pochi dollari al giorno
Ben Affleck, attore premio Oscar, vivrà con un dollaro e cinquanta centesimi al giorno, ma non perché è caduto in disgrazia. Ha infatti deciso di aderire alla campagna Live Below the Line, che prevede di sensibilizzare l’opinione pubblica a proposito della povertà nel mondo, una grave piaga da combattere. Questa sorta di voto che hanno fatto diverse celebrità, durerà soltanto una settimana, dal 29 aprile al 3 maggio. Seppur per pochi giorni, per queste persone abituate a vivere nello sfarzo e nel lusso, è un grande segno per aiutare a sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema della povertà, oltre che sicuramente per fare un excursus interiore anche in loro stessi. A proposito di questo infatti, le ultimissime stime della Banca Mondiale parlano di circa 1,4 miliardi di persone al mondo che vivono in condizione di povertà estrema. Ben Affleck vivrà con 1,5 dollari al giorno. La campagna Live Below, grazie all’adesione di Ben Affleck, è riuscita immediatamente a fare il giro del mondo oltre che delle pagine Facebook, riscuotendo un ottimo successo. E a seguire l’attore di Argo e Good Will Hunting, anche il cantante Josh Groban, che ha scritto un libro su quest’iniziativa parlando dei risultati dell’edizione dell’anno scorso. Ancora hanno aderito Sophia Bush e gli chef Debi Mazar e Gabriele Corcos. Per tutti coloro che hanno accettato di aderire al progetto, le regole sono poche ma molto chiare e precise: la spesa totale, per cinque giorni, non deve superare i 7, 5 dollari complessivi. Assolutamente vietato utilizzare le riserve degli snack sparse in casa, però in compenso si può attingere a frutta e verdura coltivata in giardino. Ammessa l’acqua a volontà, che non viene calcolata nel budget dei cinque giorni. Insomma, saranno pochi giorni, ma davvero tosti per loro! Vedremo se Ben Affleck, abituato alle sfide impossibili sul set, sarà altrettanto da Premio Oscar anche in questa iniziativa.
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