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Oscar europei, Berlino si inchina a Paolo Sorrentino

Trionfo a Berlino per La grande bellezza: vinti i premi come miglior film europeo, miglior regia, miglior attore e miglior montaggio


In attesa degli Oscar, per Paolo Sorrentino c’è stato il trionfo agli Oscar europei. Nella serata di ieri svoltasi a Berlino, infatti, il film La grande bellezza  ha ottenuto quattro tributi, vincendo il premio per il miglior film europeo, quello per la miglior regia, mentre Toni Servillo è stato eletto migliore attore e l’alloro per il miglior montaggio è andato a Cristiano Tovaglioli.
A presenziare alla cerimonia è stato lo stesso Servillo, accompagnato dall’attrice Iaia Forte e dai produttori Francesca Cima e Nicola Giuliano. Non c’era invece il principale protagonista, Paolo Sorrentino, impegnato in qualità di giurato al festival del cinema di Marrakesh.
Poche ore prima la consegna dei premi, Servillo aveva dichiarato: “Esiste, evidentemente, una qualità italiana che all’estero sanno riconoscere. È una vecchia discrepanza, in Italia si ha vita più difficile, mentre all’estero si è apprezzati. Io credo nel genio italiano e, nonostante la nostra mania per lo sport dell’autoflagellazione, penso che all’estero quello che di noi si apprezza di più è la cultura, la nostra industria migliore”.
In vista della preparazione del nuovo film, The future, il clima intorno alla figura di Sorrentino si fa sempre più accogliente, nonostante La grande bellezza nella sua presentazione a Cannes avesse ottenuto pareri discordanti, per via dell’accostamento all’opera di Federico Fellini La dolce vita. La creatura di Sorrentino però ha fatto incetta ai botteghini dimostrando come dal pubblico possano arrivare non solo attestati che premiano la commercialità, ma anche la qualità.
Sul paragone con il film di Fellini, Servillo ha detto la sua: “Fellini scrive il film in un Paese animato dallo slancio della ricostruzione, si sa che avrebbe dovuto chiamarsi La bella confusione. Era come se si fosse appoggiato a una balaustra e osservasse il panorama che la capitale gli offriva, Sorrentino quella balaustra non l’ha trovata e ci si è tuffato dentro”.
Poi una battuta per la grande attesa della notte degli Oscar. Servillo sembra non dare troppo peso alla cornice americana e ridendo sottolinea: “Nel giorno degli Oscar recito ad Avellino… Comunque il film negli Stati Uniti è stato accolto in modo sorprendente e questi sono segnali incoraggianti. Entrare in cinquina sarebbe già un riconoscimento importante, anche perchè è da un po’ che non succede”.

 



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