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Carlo Verdone ricorda la sua Magda ma non sapeva niente della malattia (Foto)

In un lungo post Carlo Verdone ricorda Magda, l'attrice Irina Sanpiter morta dopo una lunga malattia (foto)


La morte di Irina Sanpiter, per tutti Magda nel film Bianco rosso e Verdone di Carlo Verdone, ha rattristato tutti ma più di tutti proprio il regista che la scelse per quel ruolo indimenticabile, l’unico importante per volontà dell’attrice. La Sanpiter è morta a 60 anni, da tanti anni lottava contro la leucemia ma non l’ha mai confidato nemmeno a Carlo Verdone. Furio e Magda non hanno più recitato insieme, lei dopo il successo del suo primo film non ha voluto proseguire ma ogni volta che incontrava Verdone erano abbracci sinceri e di stima. Carlo Verdone appena ha saputo della morte della sua Magda ha scritto su Facebook la sua tristezza raccontando il loro primo incontro e l’ultimo, lo scorso anno all’Isola Tiberina durante una rassegna cinematografica estiva. Irina Sanpiter era malata dall’età di 27 anni e da 8 mesi ormai era ricoverata all’Umberto I. Era nata come attrice di teatro e con Carlo Verdone era passata alla carriera cinematografica ma il ruolo di Magda è stato così forte da impedirle di essere altri personaggi.

Irina ha iniziato così ad occuparsi di altro, organizzava concerti rock in giro per il mondo. Domani martedì alle 14 si svolgeranno i funerali presso il Battistero di San Giovanni. “Cari amici, proprio ora vengo a conoscenza della scomparsa di una mia brava ed affettuosa attrice: Irina Sanpiter” scrive Carlo Verdone sulla sua pagina Facebook. “Sono molto triste, addolorato. Ci vedevamo poco ma l’abbraccio, quando ci si incontrava, era sempre forte e pieno di dolce nostalgia” prosegue aggiungendo una foto del film nel giorno di matrimonio di Furio e Magda.

“Me la fece incontrare Sergio Leone in quanto era parente della moglie (moscovita) dello sceneggiatore Giorgio Arlorio. Fra tre opzioni scelsi subito lei per via di quegli occhioni dolci e malinconici che dovevano essere una caratteristica della mia Magda”. Il regista continua il suo ricordo: “Di quel film non è rimasto quasi nessuno, e questo mi deprime terribilmente – pensando a Elena Fabrizi, Mario Brega e Angelo Infanti – ma il cinema fortunatamente, ci ‘ferma nel tempo’. Illudendoci di una certa immortalità su uno schermo”.Magda sarà sempre nel mio cuore come una delle creazioni più riuscite: era sempre allegra,spiritosa, ironica. Grazie Irina per aver condiviso con me una bella commedia rimasta nel cuore di tanti spettatori. Ti ricorderò per sempre cara, dolce amica”.



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