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Studiare canto da piccoli è giusto? Il parere dell’insegnante di canto Claudia Cappabianca

Abbiamo chiesto all''insegnante di canto Claudia Cappabianca se sia giusto o meno studiare canto da piccoli


Molti genitori pensano che se il loro figlio canta continuamente davanti alla tv ripetendo tutte le cose che fanno i suoi beniamini sia destinato ad una lunga carriera e quindi li spingono sin da piccoli a frequentare corsi di canto, spesso anche molto costosi, in modo da prepararli al successo. Ci chiediamo se siano davvero i bambini a volerlo o se si tratti di frustrazioni o sogni non realizzati dei grandi. Abbiamo chiesto a Claudia Cappabianca della Sing&Song Homestudio la sua opinione al riguardo. “Sono i genitori a decidere, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli, scelgono corsi di musica, così come lo strumento da suonare o uno sport. Difficilmente il bambino, soprattutto nell’età della scuola dell’infanzia, ha le idee ben chiare sul cosa voglia fare. Mi sono ritrovata negli anni a dover spesso rifiutare lezioni di canto – ci racconta Claudia – a bambini anche magari dotati, che però volevano necessariamente, sotto la spinta dei genitori, cantare canzoni inappropriate, anche con testi non adatti alla loro età e desiderosi di partecipare per forza a talent show o fare concorsi. Non seguo assolutamente questa corrente di insegnamento.

Ognuno è libero di insegnare a chi vuole ma penso che i bambini e parlo anche da mamma, i bambini devono fare i bambini e quello che è per la loro età. Studiare canto nel termine della parola a 5 anni è una cosa alquanto triste. Preparare l’orecchio alle note giocando e divertendosi con canzoni adeguate all’età penso sia più bello. La voce del bambino soprattutto nell’età evolutiva e fino alla muta vocale non va assolutamente forzata né tantomeno impostata con degli esercizi vocali spesso anche difficili. Gli effetti di questa forzatura sarebbero deleteri.  Per non parlare della respirazione che deve essere e rimanere naturale. Ci sono tanti metodi di approccio al canto e alla musica divertenti con giochi, colori, note e i genitori dovrebbero imparare a conoscere ed informarsi prima di affidare il proprio figlio a insegnanti che magari non hanno mai seguito corsi o si sono formati per i più piccoli. Io consiglio sempre dei corsi collettivi per bambini piccoli perché a quell’età si annoiano subito e bisogna cambiare continuamente gli esercizi nel corso della lezione. Creando gruppo e lavorando insieme e anche più stimolante e imparano a stare insieme. Il tempo poi farà il suo corso. Ci vuole pazienza, ma soprattutto con i genitori, che vorrebbero tanti Stevie Wonder o Giorgia nelle loro case. Affidarsi a professionisti della voce preparati e in continua formazione è necessario. E – conclude Claudia Cappabianca dicendo – sarebbe bello lasciare liberi i bambini e farli crescere, sì con la musica ma preoccuparsi di far loro cantare la propria vita”.

Ringraziamo l’insegnante di canto Claudia Cappabianca e vi invitiamo a seguire sui social Sing&Song Home Studio.



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