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Testo Splash Colapesce e Dimartino a Sanremo 2023

Ecco il testo di Splash la canzone di Colapesce e Dimartino a Sanremo 2023

sanremo 2023 il testo di splash

Dopo lo strepitoso successo avuto la prima volta sul palco di Sanremo con la loro Musica Leggerissima, Colapesce e Dimartino ci riprovano. Faranno il bis? Il brano scelto per Sanremo 2023 si intitola Splash. Un titolo che non rileva molto di questa canzone. Di che cosa parla il brano che il duo ha deciso di portare sul palco dell’Ariston? La canzone è molto riflessiva, come emerge dal testo. I due cantanti con il loro brano, invitano tutti a riflettere su come ci si affanni a fare sempre troppe cose per evitare di affrontare faccia a faccia la vita. Parla dei fallimenti, delle frustrazioni che si provano in questo “cammino” chiamato vita. Non solo, con il loro brano accendono anche i fari su come spesso la vita frenetica delle metropoli, condizioni l’esistenza di chi si trova catapultato in ritmi che permettono di godersi ben poco il resto. “Preferisco il lavoro della metro affollata che quello del mare” si legge nel testo della canzone Splash, che pone una riflessione seria su quello che davvero mettiamo al primo posto nelle nostre scelte e che forse, andrebbe rivisto. Anche se nel testo della canzone non viene mai citata, la città di Milano, a detta del duo, rappresenta in pieno il senso di questo brano. “Dovremmo prenderci cura di quello che abbiamo, non pensare solo a quello che dobbiamo ottenere” spiegano i due cantanti parlando del significato della loro canzone.

Una curiosità su questo brano: sarà il brano nei titoli di coda del film La primavera della mia vita al cinema dal 20 febbraio. Il duo ne ha curato la colonna sonora.

Colapesce Dimartino, il testo di “Splash”

Colapesce Dimartino
Splash
di A. Dimartino – L. Urciullo
Ed. Sugarmusic/Sony Music Publishing (Italy)/Don’t Panic! – Milano – Castel Maggiore (BO)

Campi sconfinati
Che si arrendono alla sera
Qualche finestra accesa
Mentre il vento arpeggia
Una ringhiera
Tu vivresti qui per sempre
Dici che dovrei staccare
Un po’ la mente
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
Cambiare vita baciarti nel grano
In sudamerica
Ma l’entusiasmo poi se ne va
Questa sera mi nascondo
Mentre i miei pensieri
Vanno per il mondo
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore dei cantieri infiniti
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Come stronzi galleggiare
Per non sentire il peso delle
Aspettative
Vado via senza te
Mi tuffo nell’immensità del blu
Splash

E come dare torto a Colapesce e Dimartino. Basta leggere gli articoli di cronaca per comprendere quanto soprattutto i giovani si sentano schiacciati dal peso delle aspettative. Pochi a pochi giorni da Sanremo a Milano, il suicidio di una ragazza di soli 19 anni, studentessa all’università che ha trovato nel suicidio la sola risposta.

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