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Morgan a The Voice parla di suo padre suicida e non trattiene il dolore (Foto)

A The Voice of Italy Morgan ha trattenuto a stento le lacrime mentre racconta alla sua squadra del fallimento di suo padre (foto)

morgan padre


Nella puntata di ieri di The Voice of Italy un racconto di Morgan su suo padre rivolto ai cantanti della sua squadra ha fatto emozionare tutti (foto). Nessuno si aspettava che nel primo incontro con tutti i concorrenti del suo team il musicista li accogliesse parlando di se stesso come non aveva mai fatto prima. Al teatro Belloni di Barlassina in Brianza Morgan coach ha sorpreso tutti parlando di suo padre, del suicidio di suo padre, mostrando quanto dolore prova ancora nel raccontare i suoi ultimi giorni di vita. Lui era solo un bambino con il desiderio di suonare, la passione per la musica. Il motivo per cui Morgan ha raccontato tutto ha un legame forte per le basi di questi ragazzi che giovanissimi tentano il successo in un talent show come The Voice of Italy. Il padre di Morgan è morto suicida l’11 ottobre 1988, si è tolto la vita quando lui era un ragazzino, un adolescente, e lo raconta partendo proprio da quel teatro costruito da un signore che faceva il mobiliere, come suo padre.

MORGAN A THE VOICE PARLA DI SUO PADRE MORTA SUICIDA

“Lui faceva il mobiliere. Io quando avevo nove-otto anni andavo nella sua ditta – racconta Marco Castoldi  – Lui stava fallendo, non c’era nessuno, il deserto. Proprio lì davanti alla ditta di mobili c’era un negozio di sintetizzatori, allora io andavo lì e mi sembravano astronavi. Mi viene da piangere a pensarci perché poi mio padre ha fallito completamente, è andato alla deriva. Io volevo un sintetizzatore però non avevo i soldi per comprarmelo”. Morgan continua a fatica il suo racconto.

“Mi ricorderò sempre, negli ultimi giorni, mio papà aveva sempre questo fogliettino perché si era informato quanto costava la batteria elettronica: 400mila lire. Lui non aveva neanche 100 lire. Però a suo figlio ci pensava – e conclude arrivando alla fine del suo racconto –Infatti una delle ultime cose che mi ha detto è stato: ‘Promettimi che tu dovrai continuare a suonare la musica classica perché quello ti farà diventare qualcuno’”.



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