Rosanna Banfi a il tumore: “avevo paura di non risvegliarmi”
Rosanna Banfi torna a parlare dell'operazione per asportare il tumore e racconta quello che ha provato
Sedici anni dopo la vittoria sul tumore al seno, Rosanna Banfi torna a parlare apertamente della malattia e della nuova lotta che sta affrontando, questa volta contro un adenocarcinoma al polmone. Un percorso difficile, che l’attrice e figlia di Lino Banfi sta vivendo con grande coraggio, sostenuta dall’affetto della famiglia e, soprattutto, dalla sua nipotina Matilde, che ha da poco compiuto un anno.
In un’intervista al settimanale Gente, Rosanna Banfi ripercorre il momento in cui ha scoperto la malattia e la giornata dell’intervento che le ha permesso di rimuovere il tumore. Parole sincere, intense, che raccontano la paura ma anche la straordinaria forza con cui sta affrontando questa nuova prova.
Rosanna Banfi e la battaglia contro il tumore
Era tramite una TAC di controllo che Rosanna Banfi ha scoperto la presenza di quella che i medici hanno definito una “opacità a vetro smerigliato”, termine che indica un adenocarcinoma al polmone. Un tumore maligno che si sviluppa dalle ghiandole e che, fortunatamente, era circostritto. «A 16 anni dal tumore al seno, tramite una TAC ho scoperto di avere un adenocarcinoma al polmone destro. Era circoscritto, sono stata operata per rimuoverlo e, al momento, pare non ci siano metastasi o linfonodi compromessi».
L’intervento, avvenuto a novembre, è stato un successo e ha permesso ai medici di rimuovere interamente il carcinoma. Un risultato che ha aperto la porta alla speranza, pur lasciando addosso tutte le naturali paure di chi si ritrova ad affrontare un percorso oncologico per la seconda volta.
In un passaggio particolarmente emozionante dell’intervista, Rosanna racconta il momento subito precedente all’anestesia, quando la tensione e il terrore di non risvegliarsi hanno preso il sopravvento. «Stavolta, prima dell’anestesia, avevo il terrore di non risvegliarmi. I medici, vedendomi tesa, mi hanno suggerito: “Pensi a qualcosa di bello”. E io l’ho fatto».
In quell’istante, nella sua mente è apparsa la piccola Matilde, la nipotina che con un semplice gesto – il suo modo di salutare con la manina – è riuscita a infondere in lei un’ondata di commozione e di forza. «Ho pensato a Matilde, a quando saluta con la manina, e mi sono commossa. Essere qui oggi, festeggiare il suo primo anno di vita, è importante per tutti noi».
Rosanna racconta poi la gioia di tutta la famiglia Banfi per questo primo compleanno: un momento simbolico, una festa non solo per la bimba ma anche per la madre, che aveva affrontato difficoltà nel diventare genitore e che oggi rappresenta per tutti una “lezione di vita”.
La nascita di Matilde ha portato una luce nuova nella vita di Rosanna Banfi, proprio in un periodo segnato dall’incertezza e dalla paura. È lei stessa a definirla “la bimba del miracolo”, un dono inatteso che sta facendo la differenza nel suo percorso di guarigione.
La forza della famiglia Banfi, unita da sempre e oggi più che mai compatta, è un elemento essenziale nella battaglia dell’attrice. L’affetto del padre Lino, dei figli, del genero e della figlia che ha dato vita a Matilde con determinazione e coraggio, rappresentano un sostegno quotidiano che trasforma ogni momento difficile in un’occasione per andare avanti.
Diventare nonna è stata una sorpresa anche emotiva per Rosanna, che confessa con sincerità il suo primo impatto con questo nuovo ruolo. «Sulle prime essere considerata nonna mi faceva rabbrividire, perché le mie nonne le ricordo con i capelli bianchi e lo chignon. Io mi vedo più sprint, non così vecchietta. Ma sono felicissima».
Oggi, però, quel ruolo è diventato una risorsa preziosa: una boccata d’aria fresca, come la definisce lei stessa, capace di alleggerire i pensieri più difficili e di donarle una prospettiva nuova, più luminosa e piena di gratitudine.