Attualità Italiana

È morto Giorgio Stracquadanio: diventò famoso per le sue uscite polemiche

Giorgio Stracquadanio è morto oggi. Diventò famoso per le sue uscite polemiche e fu fedelissimo di Berlusconi


È morto ieri sera, a Milano, Giorgio Stracquadanio. L’ex fido berlusconiano non era un politico di primo piano, ma divento famoso per le sue uscite polemiche. Per questo, veniva spesso ospitato nei talk show televisivi, dai quali faceva uscite a dir poco discutibili. Stracquadanio è scomparso venerdì sera, intorno alle 21, all’ospedale Humanitas di Milano. A stroncarlo è stato un cancro. L’ex politico soffriva da tempo di questo malore. Ex giornalista è morto a 54 anni. Tuttavia, fu uno dei pochi a criticare Berlusconi: nel novembre 2011 firma insieme ad altri altri quattro parlamentari PDL una lettera in cui si invita Silvio Berlusconi a comportarsi “da uomo di Stato e formare un nuovo governo”. Nel 2012 si è infine distaccato dal fondatore di Forza Italia per avvicinarsi a Scelta Civica. La carriera politica di Giorgio Stracquadanio iniziò negli anni Ottanta, con i Radicali di Marco Pannella. Si avvicina successivamente a Forza Italia, con cui sarà eletto al Senato nel 2006. Le sue uscite polemiche lo hanno fatto diventare famoso. Ecco le sue parole che hanno fatto più discutere. In primis, il sostegno delle leggi ad personam del suo ex leader Silvio Berlusconi, poi il no al ritorno al voto di preferenza, l’invocazione del metodo Boffo ai danni di Gianfranco Fini. Tra le altre parole discutibili, la sua richiesta di aumento dello stipendio per i parlamentari che lavorano “seriamente”, definì “sfigate” le persone che guadagnano 500 euro al mese, la definizione de L’Aquila come una città morta ancor prima del tragico terremoto, e le sue parole contro “le persone di sinistra”. Queste ultime, secondo Stracquadanio, non hanno un c…o da fare e stanno su internet tutto il giorno. Insomma, grande dispiacere per il centro-destra italiano, ma tutto il mondo politico in generale. È morto stanotte Giorgio Stracquadanio e purtroppo in eredità (perlomeno al grande pubblico) lascia più le sue parole spesso discutibili. Solidarietà da parte dei colleghi ed ex colleghi.



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