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Italia: cattedra a 63 anni, e si sfiorano i record italiani

Strano ma vero. Sembrerebbe una battuta, ma l’Italia delle mille burocrazie ci porta a questo ed altro. Un insegnante di 63 anni è riuscita, dopo 37 anni di precariato, a raggiungere il suo sogno, cioè ad ottenere la cattedra tanto aspirata. Sembrerebbe un film comico, se la vicenda non fosse vera. Vincenza D’Amico di 63 […]


Strano ma vero. Sembrerebbe una battuta, ma l’Italia delle mille burocrazie ci porta a questo ed altro. Un insegnante di 63 anni è riuscita, dopo 37 anni di precariato, a raggiungere il suo sogno, cioè ad ottenere la cattedra tanto aspirata. Sembrerebbe un film comico, se la vicenda non fosse vera.

Vincenza D’Amico di 63 anni, insegnante precaria di educazione artistica, si è vista assegnare finalmente una cattedra. Quella cattedra che ha desiderato per anni, andando a ricercarla nelle centinaia di posti in cui, ogni anno, come precaria, le veniva assegnato un incarico. Ha fatto il giro di città e paese: Caltanissetta, Marianopoli, Sutera e tanti altri, senza poter mai mettere radici in un posto o poter coltivare quel rapporto di continuità tanto aspirato non solo dagli alunni, ma anche dagli insegnanti.

Oggi la donna ha 63 anni e secondo la normativa, tra due anni, andrà in pensione, la sciando il suo incarico anche se tanto atteso. Eppure alle spalle ha anni di duro lavoro e di migrazioni da un istituto all’altro. La donna era molto commossa, ma non furente, dicendo che comunque, in questi anni, ha potuto occuparsi della famiglia.

Il pensiero va a quelle migliaia di insegnanti che da decenni restano precari senza la possibilità di ottenere la cattedra, e a chi, nonostante anni di impegno e lavoro, non potrà raggiungere mai questo obiettivo. Sicuramente un pensiero per la nostra scuola può andare anche alle nuove generazioni, che forse, con la crisi che stiamo vivendo, non potranno godere di questo traguardo.

Un record, forse sfiorato, ma sicuramente non l’unico, visto che storie simili si raccontano in tutta Italia, soprattutto al Sud, dove ci sono insegnanti precari che hanno raggiunto l’età della pensione senza poter raggiungere mai la sognata cattedra, quella qualifica che ti permette di sentirti davvero un impiegato e che permette di poter vivere tranquillamente sapendo di avere comunque uno stipendio sicuro per poter costruire la propria vita.

Teresa Corrado



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