News e Cronaca

Delitto di Lignano, Reiver racconta la sua verità

Raggiunto a Cuba dai giornalisti italiani, Reiver Rico dice la sua verità: "Io non c'entro nulla con l'omicidio".


Torniamo ad occuparci del delitto di Lignano, in cui hanno perso la vita i due coniugi anziani Burgato. Sappiamo che i responsabili del delitto sono stati due: una è sicuramente Lisandra Rico, una donna sudamericana che ha già confessato l’omicidio e che si trova attualmente in carcere. Il secondo responsabile, secondo le dichiarazioni di quest’ultima, sarebbe suo fratello, Reiver Rico, che attualmente si trova a Cuba, dove è scappato dopo l’atroce gesto. Alcuni giornalisti sono così volati a L’Avana, per cercare di intervistarlo e sentire la sua verità: vi abbiamo raccontato inoltre, che nel corso del “soggiorno” a Cuba i quattro reporter italiani sono stati arrestati e rilasciati. Oggi abbiamo saputo cosa ha raccontato Reiver Rico ai nostri giornalisti e qual è la sua verità. Ecco le ultime notizie.

Reiver si è detto innocente, intervistato da Ilaria Cavo e ha provato a scagionare anche la sorella Lisandra Rico, che invece aveva dato tutt’altra versione dei fatti e si trova in carcere per aver commesso il delitto.  «Mia sorella, se ha detto questo, lo ha fatto perché è stata costretta con la forza. Nemmeno mia sorella c’entra. Quello che è accaduto in quella casa è opera di gente con le palle. Lei non sarebbe stata in grado di fare nulla del genere. L’hanno minacciata». Ha detto il giovane sudamericano, come riporta il Mattino di Padova.  Reiver afferma anche che la notte del duplice omicidio lui era a casa: «Io – afferma – sono partito da Lignano il 19 di agosto, mi sono fermato a Salerno e poi sono ripartito per Cuba. Scappato, io? Macchè, dovevo tornare da mia moglie perché doveva nascere il secondo figlio. È nato il 24 di agosto. La notte del duplice omicidio – ha aggiunto – ero a casa, tranquillo, perché aspettavo di partire». Delle dichiarazioni che senza ombra di dubbio mandano su tutte le furie i familiari delle vittime: “È devastante che qualcuno viva felice e sereno dopo le azioni efferate che ha commesso”, ha commentato a Mattino Cinque il nipote di Paolo Burgato.

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