Attualità Italiana

Venezia, malato di tumore licenziato per le troppe assenze

E' stato un erore, ha salvato la vita a una donna ma adesso è un disoccupato come tanti. Ha un tumore e troppe sono le assenze fatte al lavoro: la ditta lo licenzia


Lo ricordiamo per aver salvato quasi un anno fa, gettandosi in acqua, una donna che aveva tentato il suicidio, gettandosi da un cavalcavia di San Giuliano. Si tratta di Oliviero Biancato, un elettricista di 52 anni, di Marcon. Da pochi giorni l’uomo è disoccupato causa licenziamento. La ditta di Mestre per cui lavorava lo ha infatti licenziato per le troppe assenze dovute alle terapie. Biancato da anni lotta contro il tumore e spesso ha dovuto sacrificare le ore lavorative per sottoporsi alle terapie fondamentali alla cura.

Un duro colpo per Olivero Biancato che il 24 maggio dovrà affrontare il peso di un’altra chemioterapia, e che ora dovrà fare i conti anche con la disoccupazione. La moglie sconvolta dalla notizia racconta: «Per curarsi ha esaurito i giorni di malattia che la società concede in tre anni (sono 274, ndr). È stato operato a giugno scorso, poi ha cominciato una prima fase di tre cicli di chemioterapia che però non sono andati bene. Tra novembre e dicembre non sapevamo ancora bene quali terapie precise bisognava seguire. A metà febbraio c’è stato un nuovo ricovero, per via dell’avanzamento della malattia». I malati di tumore, inoltre, spesso non riescono a fare grandi sforzi anche perché serve tempo per riprendersi dalle sedute, e devono continuamente affrontare un via vai fuori e dentro l’ospedale. «Il 24 maggio mio marito dovrà sottoporsi al sesto ciclo di chemio – prosegue la signora Biancato – se la tac fosse andata bene lui sarebbe tornato tranquillamente a lavoro. Invece è arrivata la batosta: è stato convocato dai dirigenti della ditta perché volevano parlare con lui. Non ci aspettavamo completamente una notizia del genere». Oliviero Biancato ha dovuto così fare i conti con l’articolo 19 del contratto collettivo dell’industria metalmeccanica, che regola il cosiddetto «periodo di comporto», ovvero il periodo di tempo durante il quale il lavoratore ha diritto di assentarsi per motivi di salute.



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