Attualità Italiana

Giallo a Venezia, affiora il corpo decapitato di una donna

A Venezia la Laguna restituisce un corpo decapitato e privato delle braccia, gli investigatori ritengono la salma appartenga ad una donna in base al tipo di abbigliamento ritrovato, ora si procede nel difficile compito di stabilirne l'identità dopo più di un mese in acqua


Venezia rabbrividisce quando, ieri a pomeriggio inoltrato, la laguna ha restituito un cadavere orribilmente mutilato; i macabri resti sono venuti a galla nella zona della laguna fra Marittima e Sacca Fisola, nel canale della Giudecca, ed è in quel punto che è stato notato da un cittadino a bordo una barca in transito che ha immediatamente dato l’allarme alle autorità. Ad un primo esame il corpo sembrerebbe appartenere ad una donna, almeno questa è l’ipotesi verso cui gli abiti femminili che indossava fanno propendere; il corpo era privo della testa e delle braccia e su quanto restava del tronco e delle gambe è stato rinvenuto quanto restava di un paio di pantaloni e di stivaletti con il tacco di foggia chiaramente femminile, manca invece per il momento qualsiasi traccia di elementi che possano portare alla sua identificazione, senza contare che il corpo mostra i segni di una prolungata permanenza in acqua, circa un mese a giudicare dal gonfiore della salma, e l’avanzato stato di decomposizione in cui si trova ha già fatto dichiarare al pm che l’autopsia sarà probabilmente molto difficile anche visto che il torace è in alcuni punti ridotto allo scheletro, dalle prime ispezioni comunque non sarebbe possibile rinvenire segni di violenza sulla salma. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Nucleo Natanti coadiuvati dai carabinieri per procedere al recupero dopo la segnalazione; i pompieri hanno formulato l’ipotesi che il corpo sia stato fatto riemergere dal passaggio di qualche nave di grandi dimensioni che ha smosso il fondale; al momento è al vaglio l’elenco delle persone scomparse per cercare di stabilire l’identità del corpo ma gli investigatori non escludono si tratti della vittima di un incidente, caduta in acqua ed in seguito straziata dalle eliche di una barca di passaggio.



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