Cinque in condotta: a rischio bocciatura migliaia di studenti
Presidi ed insegnanti studiano nuovi rimedi e ne riutilizzano di vecchi per combattere il bullismo
Una vera e propria strage, metaforica ovviamente, di bocciature, è quella che si preannuncia per quest’anno, sull’onda lunga degli effetti del decreto di tre anni fa del ministro Gelmini che ha ripristinato le bocciature per motivi di comportamento, i famigerati cinque in condotta per intendersi. Un ritorno al passato che trova in qualche modo ragione di essere nella situazione sempre più drammatica della disciplina all’interno delle scuole italiane e che è quasi tutti i giorni sotto i riflettori a causa di qualche nuova bravata; se il bullismo e le monellerie si aggiornano, imparando a servirsi delle moderne tecnologie per dare maggior risalto alle bravate che hanno come teatro gli edifici scolastici, da parte di chi questa disciplina dovrebbe imporla la tendenza sarebbe quella di un ritorno ai vecchi sistemi, quasi a dare credito alla diceria che li vorrebbe come i più efficaci. Si parla quindi di diecimila studenti almeno in tutta la penisola che hanno possibilità più che buone di trovarsi l’anno prossimo nella stessa classe di quest’anno a scontare le loro intemperanze comportamentali che, grazie alle nuove tecnologie ed ai social media ora sono sempre più spesso a rischio di andare del tutto fuori controllo, costringendo insegnanti e presidi a valutare misure drastiche. Alcuni invece preferiscono rivolgersi verso soluzioni più creative ed ecco che spuntano qua e la presidi che impongono agli studenti più turbolenti delle punizioni socialmente utili, nella speranza che questo basti a calmare i bollenti spiriti e, perchè no, a responsabilizzare i ragazzi, ed è così che qualcuno può trovarsi a dover ridipingere la parete che ha appena imbrattato. Rimane il fatto che il decreto Gelmini, stravolgendo la riforma Berlinguer che separava condotta e profitto, ha fatto in modo che oltre che il bullismo, spesso si rischi di castigare anche solo una vivacità fuori norma.
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