Attualità Italiana

Da Roma a Milano sindacati protestano in piazza contro la legge di stabilità

Giornata di grande mobilitazione per sindacati e studenti in tutta Italia per protestare contro la legge di stabilità. Putroppo non sono mancati gli scontri tra studenti e forze dell'ordine


E’ stata una giornata di grande mobilitazione quella di oggi contro la legge di stabilità che si è svolta in tutta Italia, da Milano a Roma. I sindacati hanno manifestato con grandi cortei insieme agli studenti. Non sono mancati gli scontri tra gli studenti e le forze dell’ordine. A Milano a capo del corteo vi era il segretario federale della Cgil, Susanna Camusso. La piazza contava circa 2 mila persone. Scontri violenti per protestare contro la manovra sono accaduti nelle principali città d’Italia.Non mancano nemmeno gli atti di vandalismo nei confronti di vetrine di negozi e banche. A Bologna, si è assistito a un tranquillissimo corteo di Cgil-Cisl e Uil da porta San Felice a Piazza Maggiore. Non si può dire lo stesso, invece, per i ragazzi del Cas (Collettivo autonomo studentesco) che hanno fatto marcia indietro dirigendosi verso il Palazzo Malvezzi portando con sé lo striscione “Assediamo la Provincia”. Ciò non ha evitato loro le manganellate. Tra i motivi delle protesta vi è la mancanza di spazi di socialità, i tagli all’istruzione, e il caro-vita. Anche a Napoli la manifestazione non è stata affatto tranquilla. Ci sono stati degli scontri, infatti, tra Polizia e manifestanti. Aggrediti due poliziotti e rimaste ferite anche alcune persone che si trovavano tra i manifestanti.
Attimi di tensione anche a Milano e Torino. Un gruppo di studenti e militanti del centro sociale il Cantiere a Milano hanno fatto irruzione anche  nell’atrio del palazzo di corso Europa. Gli studenti hanno imbrattato con la vernice le pareti dell’ingresso con una “V” che sta a significare “Vendetta”, dal noto personaggio del fumetto. Le tensioni e gli scontri hanno interessato le principali piazze delle città d’Italia contro la manovra e, era da prevedere, non sono state affatto pacifiche.  Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, presente a Milano nel corteo ha riferito che occorre subito modificare la questione fiscale riferendo in particolare che: «Le tasse saranno la tomba dell’economia e della democrazia in Italia».



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