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Letta: “Renzi cerca di logorarmi, ora la legge sul conflitto d’interessi”

Letta rompe il silenzio e attacca Renzi additando il rapporto tra il Segretario e Silvio Berlusconi. "E' ora di affrontare le regole per il conflitto d'interessi"


Dopo un lunghissimo mese di silenzi, il premier Letta rompe gli indugi e nonostante l’ascesa di Renzi, fa capire che non ha alcuna intenzione di mollare. E chi lo farebbe… In Italia.“Sono assolutamente determinato a continuare” afferma Enrico Letta durante il programma de La7 Otto e Mezzo, “la verità è che Matteo non gioca pulito, cerca di logorarmi”. Il Presidente del Consiglio esce finalmente allo scoperto e fa riferimento, probabilmente, alla scelta del Segretario del Pd di fissare la data della prossima riunione del partito (mercoledì 29) proprio quando lui sarà a Bruxelles. Già, perché Letta era pronto ad incontrare Barroso con tanto di nuovo patto e nuovo programma di governo. In questo modo, invece, dovrà limitarsi a presentare alla Commissione Europea il nuovo piano di privatizzazioni e le ipotetiche linee guida della presidenza per il semestre che comincerà in luglio.

Ma Letta non si dà per vinto – “Ho pronto il programma e ho anche in testa quali caselle cambiare nella squadra – dichiara ancora ad Otto e mezzo -, qualcosa si può migliorare e se Renzi non vuole che il governo prosegua il suo lavoro dovrà uscire allo scoperto”. “Il contratto di coalizione è pressoché pronto e va firmato al più presto – continua Letta -, al massimo dopo il primo voto in Commissione sulla legge elettorale”.

Una legge elettorale che “dovrà essere fatta il prima possibile”. “Abbiamo perso fin troppo tempo – dice il Premier – deve essere fatta rapidamente, bene, e questa accelerazione è utile, deve essere fatta prima delle europee”. Tuttavia, Letta ci tiene a precisare che qualcosa non va: riferendosi alle liste bloccate afferma che “i cittadini debbano essere più partecipi nella scelta dei candidati”.

Il sogno di Letta: il Letta bis – Nonostante le “piccole” acredini, la speranza di Letta è che, passata la legge elettorale anche Renzi acceda all’idea del “bis”. Questa soluzione è di fatti appoggiata già da molti, dal Nuovo centrodestra di Alfano sino alla minoranza democratica, ma Renzi ha dimostrato di avere sempre qualche asso da giocare. Allora, velata dalla consueta pacatezza, anche Letta gioca la sua carta: il rapporto del Segretario con Silvio Berlusconi. “È ora di affrontare le regole per il conflitto di interessi, gli italiani le aspettano da tanti tempo e ora l’affronteremo. Il tema sarà uno dei punti su cui discuteremo nelle prossime settimane. Vorrei entrare nel vivo di questioni legate al trionfo della legalità, ci sono troppi conflitti nel paese”.

Matteo Renzi, dal canto suo, ribadisce: “Se cade il pacchetto delle riforme, cade anche il governo e finisce la legislatura. Qualche franco tiratore ci sarà – spiega Renzi al Tg3 – ma se faranno fallire la riforma elettorale senza metterci la faccia, dopo quello che è accaduto per l’elezione del presidente della Repubblica, allora la strada della legislatura sarà in salita, non affosseranno la legge elettorale ma la legislatura. Le modifiche sono possibili in Parlamento se tutti sono d’accordo, se no si ricomincia da capo. Gli emendamenti saranno discussi dentro il gruppo, alcuni li condivido ma nessuno può farsi la sua legge elettorale, vanno condivisi da Fi fino a Ncd”.

Evviva le larghe intese!

 



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