Attualità Italiana

Chiara Insidioso, il padre: Se sopraggiunge la morte cerebrale, staccate le spine

Il padre di Chiara Insidioso, la ragazza ridotta in fin di vita dal convivente, ha dichiarato che se per sua figlia dovesse subentrare la morte cerebrale chiederebbe ai medici di staccare le spine


Non si dà pace il padre di Chiara Insidioso Monda, la ragazza ridotta in coma dopo essere stata pestata dal convivente. L’uomo continua a ripetere di non voler accettare che la propria figlia viva da vegetale: “Se per mia figlia dovesse sopraggiungere la morte celebrale – avrebbe dichiarato il padre di Chiara agli amici più stretti – e se fosse quindi ridotta a vivere come un vegetale, preferirei che le venisse staccata la spina dei macchinari che la tengono in vita. Non voglio farla soffrire ulteriormente“.
La 19enne, ricoverata d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, si trova in coma farmacologico da diversi giorni e sulle possibilità che possa salvarsi i medici non sono in condizioni di sbilanciarsi.
Intanto, dopo la ritrosia e le negazioni delle prime ore, ha confermato il pestaggio Maurizio Falconi, 35enne convivente di Chiara. L’uomo, nel corso dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nei locali di Regina Coeli, davanti al gip Donatella Pavone e al pubblico ministero Elena Neri, avrebbe ammesso: “È vero, ero geloso. Ho trovato sul suo cellulare i messaggi di un altro ragazzo. E allora l’ho picchiata. L’ho ridotta in fin di vita».
I magistrati si sarebbero trovati davanti a un uomo che non fa trapelare alcun segno di rimorso, ma che anzi ha ammesso l’accaduto con fare “quasi spavaldo“. Stando alla ricostruzione pubblicata dal quotidiano Il Messaggero, l’uomo, nel cui passato ci sono precedenti per fatti di droga e resistenza a pubblico ufficiale, avrebbe confermato di aver prima distrutto la faccia di Chiara a calci e pugni e dopo di averla sbattuta contro il muro dell’appartamento che condividevano a Casal Bernocchi.
Le indagini degli inquirenti non escludono che la ragazza potesse essere stata picchiata altre volte: altri lividi ed ematomi presenti sul corpo della giovane hanno portato i magistrati a contestare un’altra ipotesi di reato per maltrattamenti.
All’indomani della tragedia, il padre di Chiara aveva confermato la propria disapprovazione per la scelta della figlia: “Non avevo mai condiviso quella convivenza e continuavo ad osteggiarla – aveva dichiarato l’uomo -. Da quando mia figlia aveva lasciato casa per andare a vivere da lui, ho sempre pensato che lei fosse stata circuita“.



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