News e Cronaca

La scomparsa di Elena Ceste, tutti gli uomini di questo mistero

Le ultime notizie di Elena Ceste: tutti gli uomini che hanno fatto parte della sua vita e di questo mistero


Continuano le ricerche ma di Elena Ceste non ci sono tracce. Sono passati più di due mesi dal giorno della sua scomparsa e fino a oggi di lei non c’è traccia. Tanti avvistamenti che si sono dimostrati però un buco nell’acqua. Tante le cose da capire, tanti i dubbi da chiarire. In particolare quando si parla di Elena non si può fare a meno di collegare a lei anche degli uomini che hanno avuto un qualche legame con questa donna. Uomini che lei ha sentito solo nel mondo del web, uomini che ha incontrato, uomini di cui ha parlato e altri che forse ha solo immaginato potessero esistere.

Michele il marito innamorato di Elena- I genitori della Ceste non hanno dubbi in merito al fatto che Michele sin dall’inizio abbia raccontato la verità e a quanto pare non hanno dubbi neppure gli inquirenti che non hanno messo nessun nome nel registro degli indagati. Michele avrebbe quindi raccontato tutta la verità. Dopo una notte burrascosa avrebbe lasciato Elena in casa perchè non se la sentiva di portare i bambini a scuola e poi al suo ritorno non l’avrebbe più trovata.

Il misterioso uomo della cava- Nella puntata di Quarto Grado in onda ieri abbiamo ascoltato le parole dell’uomo che si è visto con Elena per circa un mesetto in autunno ma dopo il mese di ottobre di lei non avrebbe più avuto notizie. I due si vedevano nei pressi del centro commerciale, nei parcheggi della cava. La donna gli raccontava di essere assillata da un altro uomo e pensava poi che qualcuno volesse farle qualcosa. In particolare accusava anche lui di essere entrato sul suo profilo Facebook. Ma perchè quest’uomo avrebbe dovuto farlo? L’uomo della cava poi dice che nel mese di ottobre Elena era strana e ha deciso di allontanarsi da lui.

L’uomo della macchina grigia- E’ quasi dato per assodato che quest’uomo non abbia nulla a che fare con Elena. Quel giorno era a lavoro e ha dimostrato che con lei c’era solo un’amicizia forse un pò troppa di confidenza ma nulla di più. I genitori di Elena lo hanno voluto incontrare ma da questo incontro non è stato ricavato molto.

Il misterioso uomo che perseguitava Elena- A questo punto pare che bisogni cercare un altro uomo. Una persona che viene dal passato di Elena e che la stava assillando. E’ lui la persona che ha fatto il video? E’ lui che ha rovinato la vita di Elena oppure si tratta solo di immaginazione della donna? Gli investigatori indagano per ora non si sa molto di più.



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12 responses to “La scomparsa di Elena Ceste, tutti gli uomini di questo mistero

  1. I cani molecolari hanno fiutato le tracce di Elena fino alla chiesa……mi piacerebbe sapere se l hanno cercata in quei posti???!!!!……

  2. Ho la sensazione che il marito l’abbia trovata morta in casa e ne abbia occultato il cadavere …la vergogna per quell’uomo è una vera ossessione!

  3. Non ci avevo pensato alla tua ipotesi…..in qualche modo quell’uomo c’entra troppo preoccupato ad accusare altri…e molto attento a farsi vedere in giro x rendere attendibile il suo alibi

  4. Sarebbe ora che finalmente si dicesse la verità: Elena Ceste ha condotto vita disinvolta con più persone, fra cui un poco di buono che deve aver diffuso di lei un’immagine negativa (si è sentita tradita). Una vecchia conoscenza si è fatta avanti, è stata respinta e allora ha messo ulteriori cattive voci su di lei. Il caso sarebbe subito risolto se gli investigatori avvolgessero di affetto, con carezze e parole dolci, i pelandroni di cui sopra per avere qualche informazione più precisa. Non sono ottimista su destino di questa donna.

  5. La soluzione di questo giallo potrebbe essere molto banale e per nulla cruenta: Elena si è allontanata volontariamente salendo sulla macchina del suo amante (il misterioso terzo uomo), raggiungendo poi un luogo sicuro in modo da far perdere le sue tracce.
    I suoi vestiti, lasciati accanto al cancello di casa, possono significare soltanto una cosa: la volontà di farla finita con il passato e di rifarsi una nuova vita.

  6. Resto dell’idea che solo il fiume Tanaro se vorrà , ci darà la risposta, peccato che un corpo nudo sprofondi senza lasciare alcuna traccia……….ecco il prechè i vestiti abbandonati casa……..non si troverà traccia……….comunque non credo gli investigatori siano degli sprovveduti, probabilmente il marito non c’entra , è solo la pazzia di una persona persa mentalmente….purtroppo

  7. In ogni caso, questa storia ha mostrato una meschinità senza pari da parte di certe persone, le persone furtivamente frequentate da Elena Ceste, che probabilmente l’hanno anche derisa alle spalle, una madre di quattro figli, e che ora stanno ben attenti a scaricare qualsiasi responsabilità di quanto accaduto. Finché c’era da beccare non si sono fatti tanti problemi (scrivevano ti voglio tanto tanto tanto bene), mentre ora che una donna è probabilmente morta e una famiglia di quattro persone è distrutta stanno ben attenti a mostrarsi candidi e puliti e a far capire di non voler rovinare le loro, di famiglie.

  8. Credo fermamente che Elena sia la brava persona, madre di quattro figli e moglie fedele che viene descritta dal marito; una donna come tante però, piuttosto che un’aliena. Credo che la loro relazione di coniugi fosse felice e impegnativa per gli obbiettivi ambiziosi che si erano posti ( il marito era l’unico che portasse a casa uno stipendio eppure avevano costruito una casa ) e fosse loro possibile portarla avanti, nonostante i gravosi impegni, per la sincera fede religiosa che li sosteneva. L’unico neo che si può imputare a questa coppia, neanche troppo rara, è una certa ingenuità, dovuta senza dubbio al loro passato di bravi ragazzi tutti casa e chiesa; quindi un’ingenuità che li portava ad essere persone con una visione poco chiara di quanto il mondo possa essere in realtà anche terribile e molto molto diverso da quello che si erano costruiti loro.
    Credo che l’unico svago di Elena fosse Facebook, la sera finite le faccende domestiche, e che attraverso il social network un giorno sia entrato virtualmente in casa una vecchia conoscenza di Elena. Qualcuno che fosse stato a suo tempo invaghito di lei e che da lei avesse avuto un rifiuto, come la stessa Elena raccontò a più persone quando cercava aiuto.
    Perché Elena aveva cercato aiuto ? Perché quella persona , dopo le apparizioni su Facebook, si era presentato in carne ed ossa davanti a lei al supermercato nel centro commerciale dove Elena si recava abitualmente. Apparentemente per caso. L’aveva invitata a bere un caffè al bar di quello stesso centro ? Probabilmente sì. Perché mai Elena avrebbe dovuto rifiutare ? Forse il caffè era stato drogato dal suo accompagnatore ? Elena dice di essere stata drogata. Dice di essersi vista in un filmino come intontita, sguaiata come lei non era mai stata, in un auto con quell’uomo venuto dal passato, mentre stranamente immobile assisteva al suo approccio sessuale senza volerlo. Il racconto che ne fa è confuso, non sa nemmeno lei come possano essersi svolti esattamente i fatti. Dice confusamente di un uomo uscito dal bagagliaio che li filmava, di una lucina rossa. Un racconto di fatti accaduti mentre lei non era in sé, a parer mio. Di solito quel tipo di droghe non lascia nessun ricordo e difatti lei ricordi non ne ha, ricorda solo di aver visto il filmino. Glielo hanno fatto vedere prima di lasciarla andare ?
    Un tranello quindi, come dice Elena al suo incredulo marito. Un fatto solo, un unico evento. Elena ancora non capisce cosa è accaduto, non sa spiegarsi, non capisce se è sogno o realtà. Sono le esternazioni su Facebook , fatte successivamente da quelle stesse persone, che le fanno capire come tutto sia vero; come i suoi vaghi ricordi abbiano un fondamento nella realtà, seppure così incredibili. E allora ne parla confusamente al marito. Michele più che capire si preoccupa delle preoccupazioni e dello stato confusamente ansioso di lei.
    Elena allora decide drasticamente di rinunciare al quel suo unico svago serale di Facebook . Si limita sporadicamente a chattare in privato con i soli parenti ( chattare vuol dire risparmiare le telefonate).
    Dopo qualche tempo, in cui crede di essere venuta fuori da qual tranello di cattiveria, vede messaggi sul suo profilo Facebook che portano il suo nome e che lei non ha mai scritto. Qualcuno ha violato la sua pagina e scrive a nome suo cose che lei non scriverebbe mai ed a questo si aggiungono sul telefonino messaggi di uomini che dicono di volerle bene, che le ricaricano il cellulare : persino un vicino di casa che ha un figlio che va a scuola con i suoi figli!
    Elena ricorda il filmino che ha visto, quello in cui lei non era lei: quanti altri lo hanno visto?( Avrà pensato ) L’hanno mandato sul web? (Si sarà chiesta) Chi sono questi uomini che le messaggiano sul suo sito e cosa le scrivono ? Chi è che risponde a nome suo ? Elena si deve essere sentita in trappola. Lei così casa e chiesa trattata come una donna in vendita. E tutto così vicino a casa, ai suoi figli, alla sua vita.
    Elena deve aver visto tutto il suo mondo così amato in pericolo. Chi le avrebbe creduto se nelle mani dei suoi persecutori stava un filmino tanto compromettente ? Tutti ciò che amava: la casa costruita coi sacrifici suoi e del marito, i suoi quattro figli, quell’uomo buono e senza grilli che le stava al fianco, i suoi animali da cortile, la sua campagna, il suo orto, la sua vita impegnativa ma gratificante, tutto stava rischiando di andare in pezzi.
    Mi viene in mente l’immagine di Elena nell’ultima notte prima della sua scomparsa, quella che ne fa il marito : una donna disperata seduta sul letto che dice, nel cuore della notte di sentire voci nella testa che la tormentano. Le voci dei suoi persecutori. Il marito crede ( come chiunque avrebbe fatto al suo posto) che la moglie sia preda di un momento di accecamento della coscienza, un momento di forte depressione e la consola abbracciandola, poi decidono che andranno dal medico appena viene giorno. Elena si calma e torna in sé. Io mi domando : in quei due , tre mesi, dal primo fatto nella cava, di quanto si erano avvicinati i suoi persecutori ? Abbastanza da drogarla ancora senza che lei se ne accorgesse ? E quando, poche ore dopo, sparisce nel nulla agiva coscientemente od obbediva ad un ordine post ipnotico ? Qualsiasi ordine : anche quello di salire su un auto sconosciuta che passava in quel momento davanti o dietro o poco lontano da casa. Di sicuro una persona sana non sente voci nella testa di punto in bianco, senza precedenti di una lunga malattia psichiatrica in atto; una malattia psichiatrica comunque le avrebbe impedito di mandare avanti una famiglia di cinque persone, una casa, un orto, degli animali da cortile e frequentare una comunità parrocchiale portando marmellate e dolcetti alle feste e cercare di imparare l’uncinetto nei momenti liberi.
    Elena era una persona ingenua ma sana. Solo le droghe hanno certi poteri; droghe di cui Elena manco sospettava l’esistenza.
    Ogni parola detta da Elena è perfettamente congruente, a mio parere, anche se lei la pronuncia senza sapere bene dove va a parare: sono caduta in un tranello, non immaginavo che ci fossero persone così cattive, non mi lasciano in pace, mi hanno drogata?, non ero io in quel video, vogliono rovinarmi la reputazione e danneggiare i miei figli, sorvegliano i nostri figli, sono entrati nel mio profilo face book, rispondono per me nel mio profilo, tutti sanno anche il mio vicino che mi manda i messaggini, io non rispondo mai ai messaggi sul telefono, una vecchia conoscenza mi perseguita, qualcuno che non ha accettato il mio rifiuto nel passato, loro….
    Di sicuro sono falsi quei messaggi di Facebook in cui Elena dice che non si sente realizzata: una qualsiasi madre di quattro figli non lo direbbe mai, anche solo perché non avrebbe tempo da perdere in pensieri oziosi.
    Questo è di sicuro il pensiero maschile di un uomo che non ha la minima idea di quanto può impegnare un figlio e una casa.
    Il pensiero di un maschio che non ha la minima idea di quanto grande sia l’amore di una madre. Un figlio basta per far sentire amata e realizzata qualsiasi donna ed Elena aveva anche un marito che l’amava molto e pensava solo al suo benessere ad a quello dei figli senza nessun o svago che non fosse un progetto per la famiglia.
    Per me, quanto successo a Elena è una vendetta che viene da lontano; dal passato. Una vendetta studiata ed organizzata da una persona fragile e torbida che ha frequentazioni con la malavita o con qualche setta che gli può fornire più mezzi di quanti lui disponga personalmente.

    Sono voluta intervenire scrivendo tutto quel che penso perchè mi spiace vedere dei brutti e incredibili sospetti su delle brave persone che sono chiaramente le vittime di questa vicenda terribile.

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