Caivano, Fortuna è stata uccisa dopo esser stata molestata?
La piccola Fortuna potrebbe non essere morta cadendo dal balcone: nuova pista pedofilia sull'incidente di Caivano
L’autopsia sul corpo di Fortuna Loffredo, la bambina di sei anni morta il 24 giugno scorso a Caivano (Napoli) dopo essere caduta da un balcone, ha confermato i dubbi atroci degli inquirenti: la piccola subiva molestie sessuali nei mesi precedenti alla sua morte. Fortuna è stata vittima di abusi anche poco prima di cadere dal balcone. La conferma di questi terribili sospetti apre nuove piste e mette in dubbio l’ipotesi di incidente.
IL GIALLO DI CAIVANO: FORTUNA ERA VITTIMA DI ABUSI
Alcuni indizi complicano il quadro, come ad esempio il mancato ritrovamento, sul corpo della piccola, della scarpina destra. Anche il luogo dell’incidente potrebbe non essere casuale: dallo stesso stabile posto nel parco Verde di Caivano era morto circa un anno fa, sempre per una presunta caduta accidentale, un altro bimbo di tre anni, Antonio Giglio, che Fortuna conosceva. Non solo: il giorno della sua morte Fortuna era andata a giocare proprio a casa della sorellina di questo bambino. Le due morti possono essere collegate e nascondono un caso di pedofilia? Certo è che i conti non tornano e il caso della piccola Fortuna non può essere chiuso come un semplice e drammatico incidente alla luce di questi nuovi scottanti elementi. Già in occasione dei funerali della bambina il parroco Maurizio Patriciello aveva detto: “Si tratta di un caso molto strano, nel quale tante cose non tornano. Chi sa, deve parlare. Davanti a Dio e agli uomini”. E sulla stessa linea si pone la madre di Fortuna, Domenica Guardato, che ha lanciato un disperato appello agli abitanti della zona chiedendo collaborazione per ottenere verità e giustizia: “Tra queste case c’è chi ha visto, che sa cosa è successo al mio angelo. Aiutatemi a sapere”. Parlare potrebbe servire anche ad evitare altre vittime innocenti e tanto altro dolore alle famiglie coinvolte
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