Attualità Italiana

Sciopero 6 Maggio 2011: le manifestazioni della Cgil

Oggi, 6 Maggio 2011, è in corso uno sciopero indetto dalla Cgil in tutta italia. I lavoratori scendono in piazza per chidere un cambiamento ai potenti al Governo, ripartendo dal lavoro e dall’economia. E’ per questo che hanno deciso di scioperare, creando non pochi disagi nelle città italiane. Sciopereranno infatti i macchinisti delle metropolitane, i […]


Oggi, 6 Maggio 2011, è in corso uno sciopero indetto dalla Cgil in tutta italia. I lavoratori scendono in piazza per chidere un cambiamento ai potenti al Governo, ripartendo dal lavoro e dall’economia. E’ per questo che hanno deciso di scioperare, creando non pochi disagi nelle città italiane. Sciopereranno infatti i macchinisti delle metropolitane, i guidatori di autobus e tram, i guidatori di pullman, il personale di trenitalia, gli assistenti di volo e il personale di terra di Alitalia, il personale nautico e molti altri ancora.

La giornata di oggi è una giornata in sostegno dei lavoratori, in un momento in cui la crisi ha tagliato i salari e reso i giovani sempre più precari, come ha dichiatao Maurizio Landini, il segretario generale Fiom. Nelle manifestazioni in più di 100 piazze italiane, saranno presenti anche i lavoratori di Pomigliano, Mirafiori e della ex Bertone.

Il segretario Landini ha aggiunto che è necessario cambiare la politica di questo governo, affermando che è necessario cambiare anche questo governo, che sta cancellando diritti e contratti. C’è un attacco alla democraziadel nostro Paese che , secondo Landini, non ha precedenti. Per uscire da questa situazione c’è bisogno di una politica pubblica nuova, che colpisca le evasioni fiscali e sia in grado di estendere diritti, ammortizzatori sociali verso i giovani, ha concluso il segretario della Fiom.

Lo sciopero di oggi vedrà ben quattro ore di astensione dal lavoro per tutte le lavoratrici e i lavoratori. I dipendenti della scuola pubblica e privata, quelli del pubblico impiego, delle Poste, delle Telecomunicazioni, dei Poligrafici e della Rai sciopereranno l’intera giornata.

Un blocco totale per permettere ai lavoratori di alzare la voce contro questo Governo.

Sm



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1 response to “Sciopero 6 Maggio 2011: le manifestazioni della Cgil

  1. CGIL : I BECCHINI DEL LAVORO E LAVORATORI IN FOSSE COMUNI !
    11.’10
    Di seguito solo alcuni spunti per commentare fatti legati alla CGILil sindacato, per eccellenza, contro il Lavoro e gli stessi Lavoratori.
    Leonida.Laconico@terra.com

    -FIAT-MIRAFIORI,Referendum+MELFI,furti mensili di 1Mil.€. -1.’11

    L’insensato e furibondo Referendum alla Fiat Mirafiori , è nato solo dalle posizioni arcaiche e prettamente ideologiche della FIOM-CGIL per esprimere, con la solita arroganza e demagogia, la classica Lotta di Classe non solo verso il “Padrone” ,ma anche con minaccie e attacchi fisici (v.Bonanni,Polverini …) verso quella classe rappresentata dai colleghi (CISL,UGL,UIL …) piu’ maturi nel capire le istanze obbligate per stare sul mercato internazionale od uscirne per un naturale rigetto.
    Potevano evitare di spargere velenose menzogne sui diritti calpestati ( 10 minuti più o meno di pausa, turni troppo serrati per “favorire la produzione”,…) ,senza accennare minimamente a migliorie di trattamento ottenute e soprattutto ai fattori d’impedimento che hanno visto la “grande CGIL” (grande solo in spacconeria ed istigazione) in alcuni recenti casi, connivente coi sabotatori in catena di montaggio e reticente (Assieme a tutta l’altra “grande” Informazione dominante) sui colossali e persistenti furti (vedi Articolo seguente) sempre a Melfi.
    Questi furtarelli emersi in vera sordina e solo per caso all’opinione pubblica ,lasciano ipotizzare la certezza che il fenomeno non solo non sia isolato ,ma ,ancor più grave, che gli organi interni di controllo del sindacato maggiore non funzionano perché sono rivolti a cercare solo “l’erba che Dio maledisse”, senza un minimo di autocritica.
    Inoltre la mia considerazione sulla loro unica bandiera dei diritti negati,sarà impietosa ,ma cruda realtà: come possono dimenticare che, rispetto alla restanti categorie di lavoro in Italia (Agricoltura, Artigianato, Commercio,…), debbono già considerarsi troppo avvantaggiati sia sotto il profilo delle tutele (Cassa Integrazione inesistente per tanti), sia per la certezza del futuro ,sia per vantaggi economici……………
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    COMUNISTI ROSSI DEI CENTRI SOCIALI: ASSALTI E MINACCE CONTRO LA CISL
    Come al solito, quelli che non la pensano come i "democratici" vengono sistematicamente fatti oggetto di aggressioni e intimidazioni.
    A Roma le squadracce rosse lanciano uova, fomogeni e vernice contro la sede CISL. Volantini e scritte ingiuriose a Ivrea e Merate. A Livorno il 1 ottobre sassi e intimidazioni al grido di "servi del padrone". Non parliamo di Bonanni colpito dal fumogeno, o dei petardi contro la sede della CISL a Treviglio il 30 settembre. E cosi' via, con una lista che si allunga di giorno in giorno..
    Tutto in linea con quello che stanno facendo i sedicenti "centri sociali" presenti anche della nostra zona (fra cui la Fornace di Rho, che assalta con fumogeni i consigli comunali e rivendica il"diritto" a occupare indefinitamente edifici altrui e seviziare la quiete pubblica della gente del quartiere con feste e spettacoli abusivi notturni)………….

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    -La Coop ti spia,la CGIL sapeva.
    Direttori di supermercati, manager, sindacalisti e poi giù sino a cassieri e persino i magazzinieri. Dopo lo scandalo Telecom, dei dossier predisposti sui dipendenti, emerge una nuova inquietante vicenda di microspie nei luoghi dove si lavora. In diverse coop in Lombardia sono state piazzate telecamere nascoste e sistemi di registrazioni audio per spiare i movimenti, le parole, i segreti, la vita privata di decine e decine di dipendenti. Occhi nascosti,piazzati negli uffici, nei box office, nei punti vendita, persino ai piani nobili della direzione centrale di Coop Lombardia.
    Ma non solo filmati sui dipendenti. Venivano installati anche impianti di intercettazione nei centralini dei supermercati che registravano ogni telefonata. Centinaia e centinaia di conversazioni che venivano ascoltate, filtrate e vagliate. …..
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    MIOPIA E TRACOTANZA DELL’OCCIDENTE .
    DA DECENNI TUTTI INNEGGIANO (ora molto meno,ma sarebbe stato meglio prevenire) ALLA GLOBALIZZAZIONE ,MADRE PROLIFICA DI TANTI MALI : CONSUMISMO sfrenato,IMMIGRAZIONE CLANDESTINA(portatrice di problemi sociali a breve e lungo termine,ma appagatrice di vantaggi egoistici ,quanto effimeri e/o controproducenti), DELOCALIZZAZIONI produttive (altra invenzione perversa ed aleatoria ,ma legittima per l’Economia iper-liberista, che io ho battezzato “l’Economia delle cavallette” ,perché avrebbe man mano prodotto e produrrà un’ecatombe ormai irreversibile,lasciandosi alle spalle ciò che producevano le bibliche calamità delle voraci cavallette, crolli e macerie in tutti i sensi :Chiusure di aziende con relativa disoccupazione alla ricerca di effimere convenienze, spostandosi altrove in ulteriori paradisi via via che ovviamente il tenore di vita cresceva, ….e così via altrove; senza trascurare la beffa finale di produzioni italiane.all’estero da rimandarle in patria in concorrenza coi nostri).
    Da un lato occorre convenire che molte aziende in Occidente hanno agito per “legittima difesa” (dalla Burocrazia,dall’ eccessive tutele,dalla forte sindacalizzazione miope,tutti fattori che gonfiano i costi e la rigidità produttiva etc), di contro ci siamo ubriacati al punto tale da spingere le ns.aspettative insaziabili all’infinito,spingendo o spinti (!?) da una produzione illogica (un esempio proprio del settore automobilistico: in illo tempore certe opzioni erano a richiesta,poi obbligatorie ; i modelli cambiavano più raramente, ma via via sempre più spesso,con costi di sola progettazione e lancio miliardari, e non contenti con options crescenti,con la scusa della concorrenza che lo imponeva ,vuoi per l’estetica,la sicurezza od altre balle varie- a quando il decimo air-bug od il massaggiatore di glutei ?).
    Ma non è finita qui , si è galoppato in avanti senza mantenere il passato (anzi offrendo ai Paesi emergenti quanto per noi obsoleto:fabbriche, tecnologie…), proprio così ci siamo doppiamente tagliati la strada giusta,quella che cinesi ed indiani ,oggi con evolute soluzioni ,hanno con perspicacia capito : produrre ciò che i paesi emergenti più poveri potevano ambire e permettersi (auto senza fronzoli obbligatori, le vecchie Singer e simili).
    Ma la beffa più colossale è la sovvenzione con enormi contributi statali ad aziende che poi se la battono come e quando vogliono.
    A tutto ciò che l’inevitabile crisi ha prodotto i sapientoni dell’economia occidentale rispondono finora con balbettii inutili,mentre con ammirevole costanza e disciplina,quest’ultima la vera arma vincente nella guerra economica, Cina ed altri ,ottengono vittorie quotidiane : loro avanzano e noi indietreggiamo …. inesorabilmente !
    Ora però volendo guardare ,senza passioni politiche di parte, l’intero panorama produttivo occidentale (Industria ,Artigianato,Agricoltura etc), non si puo’ e non si deve sottovalutare il coro unanime di impotenza competitiva ,forse superabile solo mettendo subito e contemporaneamente quelle cure su accennate,senza considerare che non basterebbero neanche le potature di rami improduttivi (con organici in forte esubero,rispetto a risultati pessimi in servizi pubblici strategici ( Scuola,Sanità,Politici ….),di fronte ad un qualsiasi Governo che dovrà curare mali vecchi (Delinquenza in tutte le salse -Recupero della maggior parte della ns. gioventù, ormai non solo quasi zavorra,ma minaccia sociale,senza dover giungere a tutti i costi ad un sano,ordinato,proficuo,dietetico ,relazionale,inventivo servizio di leva militare – …) e nel contempo emergenze nuove , con previsioni di introiti fiscali in picchiata ed esborsi in crescita esponenziale grazie all’incalzare della Cassa integrazione,necessaria per tamponamenti a tempo ,anche se impossibili da sostenere senza una minima contropartita [per il cassintegrato ,anche titolato, si preveda un impegno,anche minimo e secondo le attitudini, in vari servizi (Ecologia,Manutenzioni,Archivi catastali in arretrato,etc] ,potrà pur fornire in ogni ambito un valido contributo ; a priori i sindacati insorgeranno ,ma infine dovranno convenire che questo supporto anche costando la rinunzia di parecchie nuove assunzioni (impossibili anche in tempo pre-crisi !) ,produrrà sempre qualcosa, perche’ nessuno può permettersi solo di dare,senza nulla ricevere.
    A proposito di Termini Imerese credo che l’eccessiva rigidità della proprietà, si sia scontrata con l’altrettanta rigidità sindacale della CGIL,che , se è vero che produrre lì procura passivo di 1.000€. a vettura ,avrebbero dovuto essere più flessibili,come sta succedendo vastamente altrove ,considerando che per la Fiat c’è pur qualcuno che si muove ed è prevista anche la Cassa Integrazione ,mentre tanti altri settori (Agricoltura,Commercio,Artigianato…) sprofondano in “silenzio” e senza ammortizzatori CIG.
    Quindi e’ d’obbligo che chiunque si ponga quella che ,per primo io, considero un’angosciante e conclusiva domanda: Di lavori fasulli,di attività improduttive,di ricchezze virtuali se ne possono inventare tante ( ma guarda caso riprodurremmo proprio la disastrosa situazione pre-crisi,cioè le condizioni scatenanti la crisi), di attività anche utili ,ma non necessarie, si potrebbe ipotizzare anzi auspicare,ma ci vorrebbero risorse economiche nuove oggi non ipotizzabili,quindi quale lavoro inventare se non c’e’….a ns.misura e somiglianza ?
    Il vecchio,consacrato,superbo tabù :”Indietro non si torna” è già stato ampiamente profanato ,come d’altronde c’insegnano i cicli della Storia e della Natura, sommerso dalla improvvisa valanga della crisi, che ,con un tantino di saggia prevenzione, si sarebbe potuta attutire.
    Quindi siamo ad un bivio obbligato : a) Pianificazione immediata di un’equa decrescita economica generale per salvarci tutti – b) Continuare così senza competitività produttiva e morale (tanto non mancherà niente finchè potremo comprare dai cinesi o altri a prezzi imbattibili e finchè ci potremo permettere il lusso di essere sostituiti volentieri in molti lavori dagli immigrati ), si tradurrebbe solo nella ironica speranza di tirare a campare di rendita fin che si può , forse fino a domani o dopodomani, ma sicuramente fino all’abisso.
    V’invito a più di una semplice riflessione .

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