Attualità Italiana

Omicidio a Vada: Massimiliano Moneta ucciso dal suocero ancora in fuga

E' in fuga l'assassino di Massimiliano Moneta. L'uomo è stato ucciso a Vada da suo suocero: le ultime notizie

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 E’ caccia all’uomo, in provincia di Livorno, mentre i vicini di casa della vittima non si capacitano di quanto è accaduto. Hanno sentito i colpi di arma da fuoco, chiamato le forze dell’ordine ma purtroppo, quando i soccorsi sono arrivati, era ormai troppo tardi. La vittima si chiamava Massimiliano Moneta, 57enne di origini romane. Da quello che si apprende, l’uomo sarebbe stato ucciso per una lite con il suocero nel terreno di proprietà di quest’ultimo, a Vada. I due uomini stavano discutendo per la separazione avvenuta fra Moneta e la moglie, figlia di Antonino Fedele, 80enne di origini calabresi. I due si erano separati nel 2019 e nel Tribunale di via Falcone e Borsellino si sarebbe dovuta tenere in questi giorni l’udienza per la custodia dei tre figli della coppia. A quanto pare da tempo c’erano degli attriti tra l’uomo e suo genero. Poche ore fa l’incontro, forse un appuntamento per provare a chiarire. Quello che Massimiliano Moneta non immaginava è che in realtà, non c’era molto da chiarire.

Omicidio a Vada: le ultime notizie , è ancora caccia al killer

Secondo quanto riferiscono i media toscani, a udire gli spari sarebbe stato l’avvocato di Moneta, che si stava allontanando dopo aver conferito con i due. Per la vittima non c’era più niente da fare, l’uomo è stato ucciso da un colpo di fucile partito dall’arma di Fedele. L’anziano si è immediatamente dato alla fuga e da ieri sera risulta irreperibile, tre elicotteri si sono alzati in volo e stanno setacciando la zona. Fedele è fratello del più noto Michelangelo, uomo di ‘Ndrangheta estraneo a questa vicenda.

Sul posto sono intervenuti i militari della stazione di Rosignano e poi del reparto provinciale che hanno individuato la presunta arma del delitto a pochi metri dal corpo del 57enne. Di Antonino Fedele gli inquirenti non hanno ancora rilevato tracce nonostante anche l’impiego iniziale dell’elicottero per la ricerca aerea. 

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