Economia

Riforma Pensioni lavoratori precoci: è la settimana decisiva?

Potrebbe essere la settimana decisiva per i lavoratori precoci che aspettano novità dalla Riforma Pensioni: il Presidente della Commissione al Lavoro Cesare Damiano promette imminenti soluzioni: ecco gli aggiornamenti e news pensioni al 22 giugno 2015...

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Potrebbe essere una settimana decisiva per i lavoratori precoci che attendono sviluppi dalla Riforma Pensioni alla quale sta lavorando da molto tempo il Governo. E il Presidente della Commissione al Lavoro, Cesare Damiano, lascia intendere che potrebbe essere questa una settimana importante per sbrogliare la situazione relativa alle pensioni anticipate a coloro che ne hanno diritto. La Quota 97 si presenta come soluzione più probabile per trovare un accordo che dovrà essere, necessariamente, all’insegna della flessibilità. Quella che ricercano un po’ tutti, almeno stando alle dichiarazioni dello stesso Damiano ma anche del Presidente dell’Inps Tito Boeri e del premier Matteo Renzi. Ecco gli aggiornamenti in materia di Riforma Pensioni al 22 giugno 2015.

Aggiornamenti Riforma Pensioni, 22 giugno 2015: la soluzione è nella Quota 97? Abbiamo depositato diverse proposte di legge, sottolinea Cesare Damiano, tra queste c’è quella che prevede l’anticipo della pensione dai sessantadue anni di età con trentacinque di contribuzione e un massimo di penalizzazione dell’8%, oppure con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci. La Quota 97 è dunque la soluzione migliore ma la strada è tutt’altro che in discesa come sottolineato anche dallo stesso Cesare Damiano. E poi occorre sempre volgere lo sguardo alla Banca Centrale Europea che nei giorni scorsi è intervenuta proprio per avanzare i suoi dubbi circa la Riforma cercata dall’Italia sulle pensioni anticipate.

PENSIONI ANTICIPATE, RIFORMA A RISCHIO: LA BCE BLOCCA TUTTO

La discussione sulla Riforma Pensioni riprenderà presso la Commissione Lavoro mercoledì 24 giugno e i lavoratori precoci sperano che venga presto trovata una soluzione. Andare in pensione senza grandi decurtazioni dell’assegno sarà veramente possibile? L’incertezza regna sovrana e per il momento l’idea è che la strada verso una soluzione definitiva sia ancora lunga, nonostante i buoni propositi di Cesare Damiano. Il dialogo su questi temi è possibile. Il confronto deve proseguire in particolare sulla flessibilità in uscita e per chiudere il capitolo degli esodati. Ma ce la faranno i nostri eroi e definire bene un quadro che al momento si presenta più incerto che mai?



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