Economia

Pensioni ultime notizie, ritardi nei pagamenti di giugno: ecco per chi

Le pensioni possono registrare dei ritardi per quanto riguarda i pagamenti di giugno. Ecco quando si riceverà l'assegno

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Pensioni ultime notizie, ritardi nei pagamenti di giugno ma non per tutti: chi riguardano? Questo mese non è dei migliori per le pensioni. Infatti, come è stato ampiamente annunciato, partiranno i tagli agli assegni che superano una certa soglia. Inoltre è previsto il conguaglio per i mesi precedenti e dunque qualcuno si vedrà recapitare un importo più basso in virtù di questo. E come se non bastasse, ci sono anche dei ritardi nei pagamenti di giugno, se pur non troppo rilevanti. Scopriamo quindi quando verranno erogati gli assegni pensionistici di questo mese e chi dovrà aspettare qualche giorno in più.

PENSIONI ULTIME NOTIZIE, ECCO QUANDO ARRIVANO I PAGAMENTI DI GIUGNO E CHI LI RICEVERA’ IN RITARDO

Perché i pagamenti di giugno possono arrivare in ritardo? Nulla di cui preoccuparsi, in quanto le date di pagamento rispettano la tabella di marcia dell’Inps, che con la circolare n. 122 del 2018 aveva reso note le date per il 2019. Le pensioni vengono pagate il primo giorno bancabile del mese. A giugno, visto il calendario, alcuni potrebbero ricevere la pensione non il giorno 1, ma il 3. Infatti l’1 è un sabato e chi ritira l’assegno pensionistico in Posta potrà riceverlo tranquillamente. Chi invece si avvale della banca, dovrà attendere il giorno 3 in quanto di sabato le banche non operano, a differenza degli uffici postali.

PENSIONI, PAGAMENTI DI GIUGNO: ARRIVANO TAGLI E CONGUAGLI PER ALCUNI PENSIONATI

Le sorprese non finiscono qui per i pensionati. Per alcuni, infatti, come è stato ampiamente annunciato, entreranno in vigore i tagli agli assegni. E non solo, perché è previsto anche il conguaglio relativo ai primi tre mesi di questo anno, per gli importi eccedenti ricevuti prima dell’entrata in vigore della Legge. I tagli alle pensioni d’oro riguardano i trattamenti pensionistici che superano i 100mila euro lordi annui, che saranno ridotti di un’aliquota percentuale che dipende dagli importi ricevuti. Si tratta di un prelievo di solidarietà, che per coloro che ottengono un importo tra i 100 e i 130mila euro l’anno, sarà pari al 15% e andrà aumentando con il crescere delle fasce. Gli assegni superiori a 500mila euro arriveranno ad un taglio del 40%. Tale misura, visti gli importi interessati, non riguarderà però tutti i pensionati, ma solo una fascia ristretta.

Con i pagamenti di giugno delle pensioni, arriva anche il conguaglio dipendente dalla mancata rivalutazione piena delle pensioni. Questo provvedimento riguarda più persone e coinvolge tutti i trattamenti che superano di 3 volte il minimo. Si recupera dunque la differenza riguardante il periodo compreso tra gennaio e marzo 2019. Per conoscere tutti i dettagli, clicca qui.



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