Economia

Riforma Pensioni, spuntano Quota 92 e Quota 102: chi ne avrebbe diritto

Riforma Pensioni, spuntano Quota 92 e Quota 102: ecco i lavoratori che ne avrebbero diritto. Le ultime notizie

Riforma Pensioni, spuntano Quota 92 e Quota 102

In tema di Riforma Pensioni, tante sono le novità alle quali sta lavorando il Governo. Quali sono le ultime notizie e le indiscrezioni che trapelano? Con la fine di questo 2021 Quota 100 sarà sostituita e tante sono le ipotesi attualmente al vaglio. Si parla di Quota 92 e Quota 102, due soluzioni che potrebbero andare proprio a sostituire Quota 100. Ma di cosa si tratta nello specifico? E quali sarebbero i lavoratori che potrebbero sfruttare una di queste due alternative per andare in pensione in anticipo? Per il momento niente è ufficiale e dunque si parla solo di ipotesi. Ma capiamo meglio in cosa consisterebbero Quota 92 e Quota 102 e come funzionerebbero per coloro prossimi alla pensione.

Riforma pensioni ultime notizie: ecco Quota 92

Se con Quota 100 il lavoratore poteva andare in pensione con almeno 38 anni di contributi e 62 anni di età, con Quota 92 si avrebbe quella di farlo con 62 anni di età e 30 di contributi. Ma non senza penalizzazioni. Sfruttando questa opzione, infatti, il lavoratore dovrebbe accettare un assegno più basso: si parla per il momento di un 3% ma sono solo ipotesi che il Governo sta valutando nel tentativo di trovare la strada migliore. Quel che è certo è che Quota 92 consentirebbe di andare in pensione qualche anno prima ma con molti meno soldi. L’ex ministro del Pd Graziano Del Rio, in proposito alla eventuale istituzione di Quota 92, ha dichiarato: “Introduciamo Quota 92, con 30 anni di contributi e 62 anni di età, per aiutare le donne e i lavoratori impegnati in lavori usuranti“.

Riforma pensioni ultime notizie: ecco Quota 102

Un’altra alternativa della quale si sta discutendo è Quota 102. Invece della possibilità di lasciare il lavoro con almeno 62 anni di età e 38 di contributi, si avrebbe quella di farlo con 64 anni di età e 38 di contributi. Nei 38 anni bisognerebbe conteggiare non più di due anni figurativi (esclusi dal computo maternità, servizio militare e riscatti volontari) “al fine di premiare/incentivare il lavoro e non gli anni di permanenza nel sistema“, dicono gli esperti.

Tutto comunque è ancora da decidere e molto importanti saranno le prossime settimane perché si saprà qualcosa di più sulla Riforma Pensioni che da sempre è uno degli argomenti di grande dibattito. Siete prossimi ad andare in pensione e volete avere più informazioni al riguardo? Il nostro consiglio è quello di consultare un esperto professionista in grado di aggiornarvi sulle ultime novità e darvi consigli utili dopo aver analizzato nel dettaglio la vostra situazione.

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