Politica

La polizia protesta contro Silvio Berlusconi

Protestano anche le forze dell’ordine. Si è svolto questa mattina il sit-in di protesta dei sindacati di polizia sotto villa San Martino ad Arcore, per chiedere a Berlusconi di mantenere le promesse fatte. I sindacati chiedono al premier di rispettare l’accordo fIrmato nel 2010 per trovare una soluzione ai tagli che il comparto sicurezza ha […]


Protestano anche le forze dell’ordine. Si è svolto questa mattina il sit-in di protesta dei sindacati di polizia sotto villa San Martino ad Arcore, per chiedere a Berlusconi di mantenere le promesse fatte. I sindacati chiedono al premier di rispettare l’accordo fIrmato nel 2010 per trovare una soluzione ai tagli che il comparto sicurezza ha subito tra il 2008 e il 2009.

Assenti alcune sigle sindacali, Ugl, Siulp e Sap, che hanno deciso di attendere, dopo la convocazione, venerdì scorso, da parte del vicecapo vicario della Polizia Nicola Izzo, al Viminale di tutti i sindacati di categoria. “In quell’occasione Izzo ci ha chiesto di sospendere al manifestazione. Il premier, ci ha detto Izzo, in cambio ci avrebbe riconosciuto degli aumenti al Consiglio dei ministri del 23 marzo” dice Franco Maccari, segretario generale della Coisp. “ Se non è valso neanche un impegno pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che cosa può valere una promessa?

Il tentativo di Izzo è, però, riuscito solo in parte. La maggioranza delle sigle sindacali stamattina ha deciso di manifestare. “Berlusconi dimettiti” è lo striscione mostrato dal sindacato indipendente Coisp. “Siamo qui sia per ricordare tutti gli impegni che sono stati presi già dalla manovra di luglio e che fino a oggi sono stati sempre disattesi” precisa Enzo Letizia, segretario dell’Anf. Secondo Claudio Gragiulo, segretario nazionale Slip-Cgil “la credibilità etica, politica e istituzionale del governo Berlusconi è vicina allo zero”, denunciando le continue promesse mai mantenute da parte dell’esecutivo.

Berlusconi ha anche provato a parlare con i manifestanti,assicurando che gli aumenti tanto annunciati arriveranno al più presto, ma qualche fischio se lo è preso comunque.

Giuseppe Procida



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