Politica

Elezioni 2011, come al solito tutti hanno vinto

Dopo le elezioni amministrative  2011 tenutesi in 11 province, ed alcuni importanti capoluoghi di provincia italiani, si assiste ai soliti commenti dei politici, che, come al solito, usano stratagemmi dialettici per non ammettere, o quantomeno minimizzare, i propri insuccessi. E così, chi ha preso il 4% dei voti si definisce “l’ago della bilancia”, chi ha perso […]


Dopo le elezioni amministrative  2011 tenutesi in 11 province, ed alcuni importanti capoluoghi di provincia italiani, si assiste ai soliti commenti dei politici, che, come al solito, usano stratagemmi dialettici per non ammettere, o quantomeno minimizzare, i propri insuccessi. E così, chi ha preso il 4% dei voti si definisce “l’ago della bilancia”, chi ha perso in una metropoli si consola dicendo che comunque ha conquistato due-tre piccole città, ecc. Ricorda molto il gioco del Monopoli, che andava di moda qualche decennio fa, quando la tecnologia (playstation, giochi on-line, ecc) non aveva ancora preso il sopravvento. Al di là di queste considerazioni, si possono rilevare dei dati significativi, ma che tuttavia vanno interpretati con molta cautela. Intanto, si vede che le campagne elettorali basate sull’aggressione e delegittimazione dell’avversario non pagano più; questo è un segno di maturità dei cittadini, che si sono decisamente stancati di essere tirati continuamente per la giacchetta e di ascoltare per forza chi urla di più. Il dato di Milano in particolare, è significativo in questo senso.

Dopodichè, verrebbe da dire che il cosiddetto “berlusconismo” sia al tramonto, tuttavia è difficile distinguere, soprattutto se non si vive a Milano, tra la stanchezza dei cittadini (ed eventuali errori che può avere compiuto la Moratti durante il suo mandato) ed una effettiva disaffezione verso Berlusconi. Forse le opposizioni farebbero bene, anzichè cantare vittoria (è già stato fatto troppe volte) pensare piuttosto a costruire un’alternativa culturale credibile all’attuale stato di cose. Anche perchè non bisogna cadere, anche noi, nell’errore di giudicare le situazioni sempre con il coltello tra i denti, dando alle elezioni delle città un valore che magari viene sovrastimato.

La speranza, da cittadino, è sempre la stessa, e questa volta è una speranza rafforzata da quanto è successo: che ritorni finalmente la politica, proprio nel senso che gli uomini che la esercitano si concentrino sui problemi del territorio e dei suoi abitanti, piuttosto che su troppe altre  cose.



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1 response to “Elezioni 2011, come al solito tutti hanno vinto

  1. Non il risultato, nè il futuro, ma l’elemento che emerge più forte da questa tornata elettorale è il desiderio, e la richiesta, di trasparenza. Già perchè se ci si può, e ci si deve, dividere su idee, ideali e programmi, non ci si può permettere di raccontare, spacciandola come incontrovertibile, la propria versione della verità, disconoscendo l’oggettività da cui è necessario partire per compiere un’attendibile analisi politica sui risultati delle ultime amministrative..,
    http://generazioneprecaria.wordpress.com/2011/05/19/berlusconfitto/

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