Politica

Berlusconi parla di Milano in tv: “Non finirà in mano agli estremisti”

Le elezioni amministrative svoltesi la scorsa settimana, che hanno visto trionfare a Milano, roccaforte della Lega e del Pdl, Giuliano Pisapia, candidato del Pd, continuano a destare polemiche nell’ambito politico. E così, a parlare di questo terremoto, mancava solo uno tra i diretti interessati, Silvio Berlusconi, che, dopo quasi una settimana, ha rotto il suo […]


Le elezioni amministrative svoltesi la scorsa settimana, che hanno visto trionfare a Milano, roccaforte della Lega e del Pdl, Giuliano Pisapia, candidato del Pd, continuano a destare polemiche nell’ambito politico. E così, a parlare di questo terremoto, mancava solo uno tra i diretti interessati, Silvio Berlusconi, che, dopo quasi una settimana, ha rotto il suo silenzio tornando a parlare ai microfoni in televisione del responso di queste elezioni, in particolar modo, come si può immaginare, nella “sua” Milano. Il premier a specificato che la città non finitrà in mano agli estremisti e, riguardo ai risultati complessivi delle elezioni in tutta Italia, ha aggiunto che il vero responso delle elezioni è che il Popolo Della Libertà ha ottenuto un ottimo risultato a Napoli – anche qui però si andrà al ballottaggio tra Lettieri e De Magistris – e dunque è da considerarsi, secondo il Cavaliere, il primo partito in Italia: “abbiamo abbattuto un sistema di potere“, ha affermato.

L’intervento di Silvio Berlusconi riguardo le elezioni amministrative 2011 verrà trasmesso dalle edizioni serali di Tg1, Tg2 e telegiornali delle reti Mediaset. Al Tg1 in particolare, il premier risponde a una domanda riguardo le conseguenze per il governo nel caso in cui a Milano vincesse Pisapia. Berlusconi non ha dubbi: anche una sconfitta non cambierebbe nulla. Il Pdl, secondo il Presidente del Consiglio, rimarrà comunque il primo partito, il pilastro che regge il governo, e, insieme alla Lega, afferma di essere l’unica possibilità di governo nel paese.

Lo slogan, in vista del ballottaggio Pisapia-Moratti, è “No a una Milano Stalingrado d’Italia“.

Nell’intervento a Studio Aperto, il presidente del Consiglio ha ricordato che in campo in questa campagna elettorale lui è presente sempre, sia come cittadino di Milano che come leader del Pdl. Sa di potercela fare con l’aiuto di tutto i suoi concittadini turbati dalle bandiere rosse e falce e martello, che sapranno scegliere fra quello che ha fatto la giunta Motratti e il rischioso programma della sinistra.

Inoltre, parla anche dell’Expo di Milano: secondo Berlusconi, se vincesse la sinistra verrebbe cancellato l’Expo che è il futuro di Milano come capitale europea. Nella coalizione di sinistra ci sono infatti i comitati del No all’Expo.

Al Tg4, Berlusconi ha voluto “avvisare”, se vogliamo, i cittadini Milanesi di cosa accadrà nel momento in cui dovesse vincere le elezioni Pisapia: “Più tasse per tutti con la revisione del catasto, poi estensione dell’Ecopass che il sindaco Moratti ha deciso di abolire per i residenti, poi la costruzione di un grande centro islamico e il voto agli immigrati per le comunali e il blocco degli sgomberi dei rom. E, anzi, il riconoscimento agli zingari, è scritto così nel loro programma, dell’autocostruzione, cioè del diritto di farsi una baracca come e dove meglio credono“.

Sm

 



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