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Estate, le spiagge si riempiono di divieti particolari

D’estate le spiagge si riempiono di divieti alternativi e strani. Talvolta, anche nelle città i Vigili fanno multe per motivi superficiali


Forse a causa dell’eccessivo caldo che fa sciogliere il cervello a tutti, ma l’estate è il periodo in cui le spiagge si riempiono di divieti alternativi. Alcuni divieti sono normali e finalizzati al pieno rispetto dell’ambiente e degli altri bagnanti, ma altri divieti sono, per usare un eufemismo, alternativi. Primo tra i divieti poco sensati è quello riguardante le nottate in spiaggia. Il motivo non è chiaro, ma dormire in spiaggia è vietato. A Finale Ligure sono fioccate diverse multe per tutti i vacanzieri che hanno deciso di passare un’innocente nottata in spiaggia a divertirsi e fare falò. Sono state circa una trentina le multe di 200 euro per tutti quelli che hanno dormito in spiaggia munendosi di sacco a pelo e tenda. Vietato pure occupare i posti migliori lungo l’arenile, con sdraio e ombrelloni, lasciarli là per tutta la notte. Quando il Vigile li trova, è solito requisirli. Tuttavia, questo sembra un divieto logico e non alternativo. Inoltre, sono vietate le grigliate e a Bordighera le donne non possono passeggiare in centro indossando il bikini. A Lipari, la multa può costare fino a 150 euro per chi indossa bikini e passeggia a torso nudo. Dalla spiaggia ci si sposta quindi ai divieti alternativi in città. Dopo il suddetto, un altro divieto strano è quello inerente i classici bigliettini affissi sui pali della luce: una studentessa aveva messo un biglietto per vendere dei libri e ha ottenuto una multa di ben 446 euro. Forse, avvisare i cittadini di alcuni divieti alternativi prima di recarsi in spiaggia o al centro sarebbe la cosa più saggia – oltre abolire del tutto quelli più assurdi.



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