Notizie Strane

Creduta estinta, dopo 100 anni torna la medusa mostro Crambione Cookii

In Australia è stata ritrovata una creatura che si pensava fosse estinta da 100 anni. Forse è l'unico esemplare sopravvissuto di Crambione Cooki: una sorta di medusa mostro letale


Una misteriosa creatura di colore rosa, creduta estinta da 100 anni, è stata rinvenuta in Australia. Si tratta della medusa mostro Crambione Cookii. La spaventosa creatura mortale è stata rinvenuta nei pressi delle coste del Queensland, in Australia, durante il salvataggio di una tartaruga marina. Si tratta di una medusa avvistata per l’ultima volta proprio a largo del Queensland nel 1910. Ritenuta tra le più pericolosi al mondo, la medusa è stata ritrovata da Puk Scivyer dell’UnderWater World Aquarium di Mooloolaba (un acquario della zona). L’uomo ha subito capito di trovarsi di fronte un animale mai visto e si è dichiarato incredulo. Non era come le altre meduse: aveva una forma molto simile a quella di un cubo, ha dichiarato. L’animale è di notevoli dimensioni e si pensava fosse estinto proprio perché nessuno lo aveva più avvistato da tempo. Invece, la medusa mostro Crambione Cooki è ancora viva. Dopo 100 anni è stata nuovamente avvistate e la zona è stata messa in sicurezza. Dotata di un pungiglione che emette un veleno tossico è possibile sentirlo dalla rotazione dell’acqua ancor prima di entrare in contatto con esso. La medusa mostro Crambione Cooki misura circa 50 cm. in lunghezza. La creatura si trova ora nell’acquario dove lavora l’uomo che l’ha ritrovata. La creatura che si pensava estinta, è ora studiata dagli scienziati locali. Loro stanno cercando di capirne di più su un animale poco conosciuto. Non si sa infatti quanto può vivere a lungo e dove esso viva. La scoperta è stata definita storica e si pensa che questo possa essere l’unico esemplare di Crambione Cooki in circolazione. Insomma, dopo 100 anni la medusa mostro torna a far parlare di sé. Molti pensavano fosse solo una leggenda, ma la vicenda proveniente dall’Australia dimostra che non è così. Non resta che attendere le scoperte degli scienziati per saperne di più.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.